Catalogna, vittoria degli indipendentisti
Calderoli: «Un esempio di democrazia»

Vittoria dei separatisti nelle elezioni per l’indipendenza della Catalogna: i separatisti hanno ottenuto la maggioranza dei seggi, anche se non dei voti, nelle elezioni regionali .

Per questo giudicano il successo come un mandato per portare la regione verso la secessione dalla Spagna. «Abbiamo vinto», ha detto il presidente nazionalista Artur Mas dopo la pubblicazione dei risultati e «abbiamo un mandato democratico ... Questo ci dà enorme legittimità’ di andare avanti con il nostro piano” per l’indipendenza».

Ma il Partito Popolare spagnolo non riconosce la vittoria sostenendo che il fronte pro-indipendenza (Junts pel Si’ + Cup) non ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (47,8%). «Il governo continuerà a garantire l’unità della Spagna», ha detto il portavoce Pablo Casado giornalisti a Madrid.

In Italia esulta la Lega: «Mentre in Italia si cerca con il solito “mercato delle vacche” di tenere artificialmente in vita il terzo governo non eletto da nessuno pur di impedirci di andare a votare - ha detto Roberto Calderoli - in Spagna si sono tenute delle elezioni regionali che hanno assunto la valenza di un referendum sull’indipendenza della Catalogna».

«Si può parlare di democrazia - ha aggiunto Calderoli - solo se al popolo viene consentito di potersi esprimere, e l’altissima affluenza alle urne da parte dei catalani dimostra che quando gli elettori sanno che il voto conta davvero per poter cambiare il futuro, la partecipazione viene incentivata. Nel felicitarmi quindi per il risultato, che conferma la forza di quel vento di libertà che soffia forte in diverse parti d’Europa, non posso che soffermarmi a pensare alla nostra situazione, con un esecutivo che vuole ridurre al minimo la possibilità per i cittadini di scegliersi i propri rappresentanti, oltre ad accentrare tutto il potere nei palazzi romani attraverso la cancellazione degli enti locali... quanta differenza».

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