Lanci di sassi, il vertice a Brescia ha deciso un’intensificazione dei controlli sulla statale 42

Mentre le indagini, pur se avvolte dal riserbo degli inquirenti, proseguono a ritmo serrato per identificare i responsabili dei lanci di sassi contro le auto in corsa lungo la statale del Tonale, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica - convocato oggi dal prefetto di Brescia - ha deciso una intensificazione dei controlli soprattutto nella zona considerata più a rischio. Si tratta della parte della statale 42 che collega Endine, in Bergamasca, alla Valle Camonica, in provincia di Brescia: proprio in questo tratto di strada si erano registrati numerosi lanci di pietre, sia da auto in corsa che, probabilmente, da sconsiderati appostati ai lati della carreggiata. Secondo alcune indiscrezioni, gli investigatori avrebbero comunque già in mano alcuni elementi utili per arrivare all’identificazione dei responsabili che dovranno rispondere, fra i vari reati, anche di tentato omicidio: quello di Nicola Recaldini, il 25enne di Pian Camuno ricoverato in gravi condizioni ai Riuniti di Bergamo perché colpito alla testa da un sasso che aveva sfondato il parabrezza della sua Mercedes nella notte fra il 1° e il 2 aprile. Le condizioni del giovane restano critiche: dopo l’operazione cui è stato sottoposto, il 25enne viene tenuto in coma farmacologico.(05/04/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA