Le opposizioni replicano a Tentorio:
«Boom! La Giunta da i numeri!»

«Tentorio e i suoi non possono non ammettere la drastica diminuzione delle delibere approvate dal consiglio, ma sostengono che noi ignoreremmo il numero di delibere "sfornate" dalla giunta ogni anno che sarebbe di circa un migliaio».

Continua la polemica sui «numeri» dei lavori portati avanti fino ad oggi dalla Giunta municipale di Bergamo. Dopo la decisione delle minoranze - lo scorso lunedì - di ritirare i loro ordini del giorno e la replica di sindaco e assessori («approvate mille delibere l'anno»), mercoledì le opposizioni di Palazzo Frizzoni (i gruppi consigliari di Partito democratico, Lista Bruni, Idv, Verdi, Udc) hanno diffuso un comunicato stampa in cui contestano le cifre date da Tentorio e dai suoi assessori.

«Dispiace davvero - si legge nel testo - constatare che, anziché raccogliere il nostro invito (espresso, certo, in modo vivace e un po' provocatorio) ad aumentare il numero e la qualità delle proposte di delibera da sottoporre alla discussione ed all'approvazione del Consiglio Comunale nell'interesse della città, il sindaco Tentorio e la sua giunta abbiano preferito la via di una replica tardiva basata purtroppo anche sulla falsificazione dei dati».

«Tentorio e i suoi - prosegue la nota - non possono non ammettere la drastica diminuzione delle delibere approvate dal consiglio, ma sostengono che noi ignoreremmo il numero di delibere "sfornate" dalla giunta ogni anno che sarebbe di circa un migliaio».

«Si sbagliano, i numeri li conosciamo bene e sono i seguenti:
2009: 437 delibere, di cui 243 della Giunta Bruni sino all'8 giugno e 194 della Giunta Tentorio dall'8 luglio.
2010: 507 delibere.
2011: 492 delibere.
2012: 100 delibere sino alla Giunta dell'11 aprile».

«Al di là del rilievo che andrebbe considerato anche l'oggetto, spesso privo di ogni rilevanza politica, delle delibere di Giunta, è evidente che sindaco e giunta hanno fornito dati così clamorosamente lontani dalla realtà nel tentativo di mascherare la pochezza della loro azione politico- amministrativa».

«Ma, osservano Tentorio e i suoi, è aumentato il numero degli ordini del giorno, delle interpellanze, delle informative in commissione: questo però è merito non certo di Sindaco e Giunta, ma della iniziativa dei consiglieri comunali, in particolare di quelli di minoranza, le cui iniziative sono state senza dubbio ben più numerose di quelle dei consiglieri di maggioranza».

«Non possiamo che essere fieri, quando un'amministrazione raccoglie e porta a termine gli impegni precedenti, come quelli di piazzale Marconi e stazione autolinee. Ma in un momento, come quello attuale, di profonda crisi economica e di fermo di molti di progetti di trasformazione e riqualificazione della città, sarebbe necessario, come chiesto anche dal Presidente di Ance, "un nuovo Piano per la città che punti sulla ristrutturazione", abbellendo e custodendo una città che con ambizione si candita a livello europeo».

«Su di una sola cosa Tentorio e C. non hanno torto: non è vero che non c'è dibattito, ma siamo stati e saremo noi a tenerlo vivo, non certo per la povertà di idee e di proposte di questa Giunta, che giunge al punto di considerare, nell'elenco, per molti versi abbastanza sconcertante, di cose fatte anche «il riconoscimento da parte di Napolitano di Bergamo quale città protagonista del Risorgimento».

«Ecco, questo sì lo ignoravamo - concludono le opposizioni - : non sapevamo che Franco Tentorio avesse partecipato alla spedizione dei Mille».

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