«Mio fratello pugnalato in via Moroni
Sono pronto a perdonare chi l’ha ucciso»

Parla il fratello del senegalese di 33 anni accoltellato a morte venerdì sera in via Moroni, nei pressi del bar Socraf: «Anche se non riesco a dare una giustificazione alla morte di Amadou, sono pronto a perdonare chi lo ha ucciso».

Una frase inaspettata, pronunciata da Abdou Diouf fuori dalla porta dell’obitorio dove era in corso l’autopsia sul corpo dell’uomo assassinato con una coltellata al cuore, venerdì sera in via Moroni.

«Non riesco a trovare una giustificazione alla morte di mio fratello – dice Abdou – ma sono pronto a perdonare chi lo ha ucciso». Il che non significa, naturalmente, non volere che sia fatta giustizia, come spiega uno degli amici del 33enne senegalese, che rivela: «Il figlio di Djedje (l’omicida, ndr) è venuto a cercarci, voleva incontrarci, stava male per noi. Ha fatto un gesto enorme, l’ho abbracciato».

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