Roghi nel cantiere della Cavalleri
I danni ammontano a mezzo milione

Quasi mezzo milione di euro. A tanto ammontano i danni ai mezzi incendiati, completamente o in parte, tra ottobre e gennaio, nel cantiere per la costruzione della strada statale calabra «Trasversale delle Serre» vicino a Vibo Valentia.

Mezzi che appartengono non solo alla Cavalleri di Dalmine, l’impresa che aveva ottenuto dall’Anas l’appalto da venti milioni di euro per costruire l’importante arteria che, a lavori finiti, collegherà la sponda tirrenica con quella ionica della Calabria), ma anche ad alcune aziende del posto che avevano ricevuto in subappalto parte dei lavori.

Il dato (che tra l’altro non comprende il danno conseguente al successivo mancato utilizzo degli stessi mezzi) emerge dalle carte dell’inchiesta della procura di Catanzaro e della locale Direzione distrettuale antimafia che ha portato in carcere, all’alba di mercoledì scorso, l’ormai ex capocantiere della stessa Cavalleri di Dalmine, il cinquantottenne di Zogno Livio Calvi, accusato in concorso dei reati di danneggiamento, tentata estorsione e simulazione di reato.

Contro Calvi gli inquirenti hanno diversi elementi, tra cui il fatto che fu l’unico, il 12 gennaio scorso, a utilizzare la cabina telefonica dell’aeroporto di Lamezia Terme. E proprio da quella cabina - hanno ricostruito gli inquirenti - era partita la chiamata di minacce nei confronti di Giuseppe Sansone, direttore del cantiere e dipendente della stessa Cavalleri: «Se non ve ne andate, la prossima volta le cartucce saranno piene, per te e i tuoi colleghi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA