Maroni: «La giunta non è a rischio»
Salvini: «Al governo chi odia l’Italia»

La giunta «non è a rischio»: lo ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, dopo l’arresto di martedì del vicepresidente Mario Mantovani.

«Non risultano tangenti pagate per la sanità in Lombardia - ha aggiunto - Non sento la mia giunta a rischio e domani (giovedì, ndr) ci sarà una riunione con tutti i consiglieri di maggioranza e credo che da questa vicenda possa anzi ripartire un’azione più forte del centrodestra». «Quando sei sotto attacco - ha spiegato - ti ricompatti e rilanci».

La giunta Maroni rischia? «Ma figurati, perché qualche giudice si è alzato male?». Risponde così, a «La Telefonata» su Canale 5, il leader della Lega Matteo Salvini sull’arresto Mario Mantovani, definendolo «un attacco politico alla Regione meglio governata d’Italia magari per nascondere i problemi del Pd e le cene di Marino e Renzi».

«La sinistra è nemica dell’Italia, è pagata per svendere l’Italia. Regalano migliaia di cittadinanze a caso, anche a culture incompatibili perché un certo tipo di Islam è incompatibile con la nostra cultura, con il nostri diritti, con la nostra tolleranza». Lo afferma sempre Salvini sullo ius soli approvato martedì 13 ottobre alla Camera. Citando il libro di Stig Larsson , il leader della Lega Nord sottolinea: «Al governo abbiamo uomini che odiano l’Italia». «Quando anche solo lontanamente si parla di adozioni gay io faccio le barricate». Ancora Salvini in merito al ddl sulle unioni civili approdato mercoledì 14 in Aula al Senato.

«L’Italia - continua Salvini - è ostaggio delle beghe interne del Pd. Io pensavo e penso che le istituzioni, che la Costituzione dovrebbero servire ai nostri figli non a Renzi Alfano e Boschi per farsi rieleggere e fare quel che vogliono. Il problema è che dormono tutti, dorme il presidente del Senato, dormono i giudici, il presidente della Repubblica evidentemente si fa i pisolini pure lui».

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