Santa Caterina: digitale, addio cinema
Il testimone passa al Qoelet di Redona

Il passaggio obbligato dalla pellicola al cinema digitale ha lasciato sul campo vittime illustri con una storia alle spalle. Fra queste il Cineteatro Santa Caterina di via Celestini in città. Come teatro continuerà a operare ma come cinema ha dovuto alzare bandiera bianca.

Tuttavia il gruppo di amici, coordinato da Simonetta Paris, che da parecchi anni organizza la rassegna di venti film di qualità - il cosiddetto Cineforum Santa Caterina fondato da don Emilio Majer nel 1960 e che nell’arco di mezzo secolo ha proposto quasi 900 film di qualità - non si è rassegnato e ha cercato una sala alternativa per non disperdere il patrimonio di esperienza, di competenze e di spettatori accumulato in decenni di programmazione e contatto con il pubblico.

«Il nostro interesse - racconta Simonetta Paris - si è subito orientato verso il vicino cinema Qoelet di Redona che, grazie anche al contributo dei residenti della zona coinvolti nella campagna di raccolta fondi “Adotta un cucciolo di pixel”, è riuscito ad attrezzarsi con la tecnologia digitale». Così, sin dai primi contatti con il gruppo del Qoelet (nato nel 1996), coordinato da Gustavo Martinelli, sono emerse analogie e affinità.

«Quest’anno al Qoelet di Redona c’è la novità della proiezione del mercoledì pomeriggio per gli anziani - spiega Gustavo Martinelli - che si aggiunge al cineforum del venerdì e al cinema per ragazzi del sabato pomeriggio. Accoglieremo anche gli anziani autonomi del Don Orione e l’idea è quella di estendere l’invito ai centri anziani di tutta la città».

A breve al cineforum sono stati programmati sette film (proiezione unica il venerdì sera, preceduta da presentazione alle ore 20,45). Inaugura la rassegna il 7 novembre «Snowpiercer», maestosa opera di fantascienza del talentuoso regista coreano Bong Joon-Ho..

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