Sequestrati beni a latitante catanese
Anche quote d’una società bergamasca

Ci sono anche quote di una società bergamasca fra i beni - per un totale di 8 milioni - sequestrati a latitante catanese Mazzei .

Il provvedimento di sequestro dei beni, eseguito da militari del comando provinciale della Guardia di finanza del capoluogo etneo, è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della locale Procura.

Sebastiano «Nuccio» Mazzei è ritenuto il reggente dell’omonima cosca nota come il clan dei «Carcagnusi», attivo a Catania, ma con diramazioni anche nel Nord Italia. Suo padre è Santo Mazzei, storico capomafia di Cosa Nostra etnea, detenuto in regime di 41bis, indicato «uomo d’onore» vicino a boss di spessore criminale come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca.

Nucciò Mazzei è latitante dall’aprile del 2014 quando sfuggi al blitz «Scarface» della Guardia di finanza di Catania nei confronti di 10 indagati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il Tribunale ha disposto il sequestro di quattro immobili a Catania, tre veicoli, significative quote relative a una società catanese, quote in una società una bergamasca, conti correnti, quote di fondi di investimento, dossier titoli, polizze risparmio e crediti.

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