«Sono clandestini non profughi»
Ma al presidio leghista arriva la protesta

Attimi di tensione, ma fortunatamente nessun particolare problema all’entrata della rsa Gleno dove si sono fronteggiati un centinaio di esponenti della Lega Nord che avevano annunciato un loro presidio e una cinquantina di attivisti del comitato Lotta per la casa.

In mezzo a loro è stato schierato infatti un cordone di sicurezza con agenti della Polizia. Al presidio sono intervenuti fra gli altri i senatori Giacomo Stucchi e Nunziante Consiglio, il segretario provinciale Daniele Belotti, il segretario cittadino Massimo Bandera, l’assessore regionale Claudia Terzi, il consigliere al Pirellone Roberto Anelli, il capogruppo a Palazzo Frizzoni Alberto Ribolla.

Tutti hanno affermato la loro contrarietà all’accoglienza dei profughi (“che non è corretto chiamare profughi ma clandestini” secondo Belotti) in una casa “costruita dai bergamaschi per i bergamaschi”

Ancora una volta ha tenuto banco la polemica con le associazioni come la Caritas e le cooperative che gestiscono l’accoglienza dei profughi. Non da meno i rilievi sul costo economico per ogni profugo. Da parte del comitato Lotta per la casa la risposta con l’accusa di razzismo verso i leghisti.


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