Tecnici del gas? No, è un’altra truffa
Ma il nostro lettore li ha scoperti

Chiamatela truffa, chiamatela comunicazione scorretta. Resta il fatto che questo lettore ha tutte le ragioni per alterarsi e per segnalare questo comportamento sicuramente non trasparente che alle otto di sera lo ha coinvolto.

«Venerdì 9 gennaio, intorno alle 20, due ragazzi di età compresa tra i 20 e 25 anni si sono presentato suonando al mio portone condominiale in pieno centro città, spacciandosi per dipendenti dell’Autorità per l’ energia elettrica, il gas ed il sistema idrico ed informandomi che erano predisposti per l’ avvio di rimborsi sui depositi cauzionali che dovevano essere restituiti ai consumatori che prima della liberizzazione dei relativi mercati erano dovuti al gestore al momento della sottoscrizione del contratto» inizia così la sua mail.

«Gli stessi, non avendoli invitati a salire in casa mia, non essendo uno sprovveduto ed immaginando stessero mentendo, mi hanno chiesto di raggiungere in strada portando con me copia delle ultime bollette luce e gas e la mia carta di identità per la compilazione del modulo rimborso - continua il bergamasco -. Ho voluto stare al loro gioco e con la fotocopia della bolletta in mano li ho incontrati, scoprendo subito che si trattava di una farsa: ho posto loro alcune domande tecniche e loro si sono “arrampicati sugli specchi”, per poi ammettere di essere dei semplici “venditori porta a porta” di una società che propone ai propri clienti “l’offerta migliore alla tariffa migliore”».

Da tecnici in azione per un rimborso a venditore di una società di energia, insimma, e la cosa non è proprio così trasparente: «Ho voluto ora portarvi a conoscenza di questa tecnica truffaldina della società in questione in quanto alcune persone potrebbero cadere nel tranello e trovarsi in mano un nuovo contratto di fornitura acqua, gas o energia elettrica senza rendersi conto». E noi non possiamo che ringraziare il nostro lettore.

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