Tesseramento: Ok Lega e M5S
Il Pd è in affanno e corre ai ripari

Se la Lega cavalca l’onda, anche con prezzi fissi e incentivi, il Pd, accortosi del ritardo, tenta la rimonta. A fine novembre i partiti (o almeno alcuni) tireranno le somme del tesseramento.

Un tema sensibile perché il numero degli iscritti è il termometro del gradimento, in vista dell’appuntamento elettorale di primavera, e una voce fondamentale di finanziamento. La questione è all’ordine del giorno delle segreterie provinciali. Il Carroccio ne ha parlato nel direttivo di lunedì sera.

Dalle parti di via Cadore si respira ottimismo: le prime stime (in attesa della conta definitiva) darebbero nell’ultimo anno un incremento del 30% dei sostenitori (i «nuovi arrivi») rispetto al dato «storico» di 2.200-2.500; stabili i militanti (tra i 1.400 e i 1.500), cioè chi ha almeno un anno di anzianità.

In crescita è anche il Movimento 5 Stelle che vede le adesioni passare da 1.500 a 2 mila. Qui si parla di meetup , tra comunità virtuali e reali, «con Bergamo città e la Bassa che guidano i nostri 30 gruppi», traccia il quadro il frontman regionale Dario Violi, che osserva «un aumento che va avanti da sei-sette mesi. Le persone si avvicinano per i nostri temi e i modi di portarli avanti, ma anche perché, dopo aver macinato esperienza, abbiamo contenuti da proporre, oltre alla nostra battaglia distintiva contro gli sprechi».

In affanno è invece il Pd. Ritrovatosi senza responsabile organizzativo a inizio dell’estate, ora è corso ai ripari con una nuova struttura. I circoli sono infatti in ritardo nella consegna delle tessere e sono stati sollecitati. Per ora non ci si sbilancia sui numeri, che qualcuno darebbe in caduta libera. Per ora si sarebbe arrivati a mille delle 3 mila tessere di media.

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