Trenta «angeli» per il sogno di Kikka
Rivede da tetraplegica i Laghi Gemelli

I sogni volano in alto. Quello di Kikka per avverarsi ha toccato i 2000 metri, là dove il cielo si specchia nelle acque dei Laghi Gemelli. La vita di Federica Monaci - Kikka per gli amici - 32enne di Branzi, ha subito una drammatica svolta nel gennaio del 2004, quando un incidente l’ha resa tetraplegica.

Sono stati anni di fatiche e paure, attraversati anche dallo sconforto, ma ravvivati dalle conquiste e rianimati da un carattere caparbio e un infinito amore per la vita.

Le sue passioni, i suoi sogni hanno ritrovato la strada giusta e sul cammino ha incontrato gli amici, quelli veri, che l’hanno aiutata a rendere possibile anche quello che sembrava irraggiungibile. Tra i suoi sogni c’era quello di poter tornare un giorno in quei luoghi che da undici anni non vedeva più: i monti che circondano il suo paese, i boschi, i sentieri e il luogo più caro di tutti, i Laghi Gemelli. Accanto alla sua determinazione ha preso forma la «pazzia» affettuosa di un gruppo di amici, quelli che con lei trascorrono le serate, partecipano ai concerti e organizzano gite e piccoli viaggi.

«Se Kikka vuole andare ai Laghi Gemelli, noi faremo in modo che ci arrivi», si sono detti. L’amico Walter di Valmalenco le procura una joëlette, una carrozzella a ruota unica studiata appositamente per persone con mobilità ridotta. Con questa sedia e con l’aiuto di due accompagnatori anche un tetraplegico può percorrere i sentieri di montagna. Per prendere confidenza con il mezzo e per allenarsi gli amici scarrozzano Kikka sulle stradine e sulle scalette di Branzi e poi si organizza il viaggio dei suoi sogni.

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