Vaccini antinfluenzali, tre morti sospette
L’Asl di Bergamo: da noi nessun rischio

Tre decessi sospetti, in Sicilia e in Molise, a 48 ore di distanza dalla somministrazione del vaccino anti-influenzale.

Per questo giovedì 27 novembre l’Aifa, Agenzia del farmaco italiana, ha bloccato su tutto il territorio nazionale l’utilizzo di due partite (la numero 142701 e la numero 143301) del vaccino Fluad (prodotto da Novartis): l’Aifa in una nota ha spiegato che la misura è «a titolo cautelativo in attesa di verificare se vi sia nesso di causalità tra la somministrazione e l’evento fatale».

Facilmente prevedibile la diffusione della preoccupazione tra i cittadini che si sono da poco vaccinati o che avevano in programma la profilassi anti-influenzale nei prossimi giorni. «L’invito è alla tranquillità, invece, anche se nel territorio bergamasco si usa il Fluad per la campagna vaccinale. Che continua, e si può stare tranquilli, non ci sono rischi. Posso per esempio evidenziare che proprio i vaccini che io stesso ho somministrato nelle ultime ore non appartenevano alle due partite bloccate - evidenzia Giancarlo Malchiodi, Igiene e sanità pubblica dell’Asl di Bergamo - . È assai probabile che quelle due partite non siano presenti sul territorio bergamasco: procederemo immediatamente nella mattinata di venerdì con la verifica puntuale, ma siamo decisamente sereni».

«Il blocco precauzionale dell’Aifa è comunque necessario, quando si verificano morti sospette che potrebbero essere legate a un medicinale, ma va anche ricordato che, anche nella Bergamasca, il Fluad è stato usato anche nelle campagne vaccinali dell’anno scorso e in quella di quattro anni fa in occasione dell’influenza pandemica. E non si sono mai registrate morti sospette».

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