Carta di Milano, Bergamo firma per il futuro

Nelle giovani generazioni, soprattutto in quelle che abitano nelle città, la consapevolezza dell’origine del cibo e del suo legame con il territorio sembra talora smarrita, così il lavoro agricolo e i suoi preziosi prodotti rischiano di essere elementi distanti dalla quotidianità.

A questo va aggiunto che messaggi e immagini accattivanti ci invitano quotidianamente a mangiare cibo che ci viene presentato come il frutto della tradizione e della cucina italiana. In realtà, l’enorme sistema di rifornimento della distribuzione, ormai completamente globalizzato, ci offre prodotti che normalmente provengono da molto lontano.

Il recupero delle stagioni

Il sistema definito a “Chilometro zero” si pone come decisa alternativa a questa situazione. Consumando prodotti a chilometro zero, una famiglia può tagliare i consumi di petrolio e ridurre le emissioni di anidride carbonica di mille chilogrammi l’anno. I prodotti locali, inoltre, sono più freschi e vengono proposti al consumo secondo criteri di stagionalità che in alcuni casi sono andati perduti. In poche parole, il “Chilometro zero” migliora la vita di chi consuma e di chi produce. Su queste premesse è stato ideato “Mangio locale penso universale”, progetto messo a punto dal Comune di Bergamo, Coldireti e Sercar .

Il piano, giunto alla sua quinta edizione, è rivolto alle scuole primarie di Bergamo e intende sensibilizzare alunni e famiglie sull’importanza di avere stili di vita sani tramite laboratori sensoriali, visite a orti didattici della città e creazione di vari elaborati, come fotografie, testi, video, ricette e disegni. «Mangio Locale penso universale» è solo uno dei progetti messi in campo dal Comune di Bergamo per adottare e divulgare i principi della Carta di Milano, il documento di Expo che impegna cittadini e imprese a rispettare il Pianeta, contro la malnutrizione.

Frutta e verdura da museo

Il Museo Archeologico cittadino ha rimarcato il principio che vede il cibo non solo come alimento nutritivo, ma anche come elemento di identificazione culturale e storica. Latte, miele, vino, olio, sale, cereali, carne e pesce, legumi, frutta, come componenti della nostra alimentazione moderna hanno infatti una storia più o meno lunga, che il museo intende raccontare attraverso un percorso espositivo e una serie di incontri con studiosi, laboratori per bambini e visite guidate.

Uno sguardo analitico sui singoli alimenti è il tema del percorso espositivo “Alla mensa degli antichi”, in corso fino a dicembre 2015 nella sede di Piazza Cittadella.«Nutrire il pianeta, energia per la vita», slogan di Expo 2015, è un titolo che sottende l’importanza delle Piante nella vita dell’Uomo. È la ragione per cui l’Orto Botanico di Bergamo «Lorenzo Rota» si sente particolarmente coinvolto in un’occasione educativa straordinaria per il rilancio dei temi connessi a biodiversità e sostenibilità, grazie al complesso di Astino che mette in mostra più di 300 specie vegetali da cui l’uomo ha tratto il proprio nutrimento e le proprie energie.

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