La ciclopedonale nel verde a due passi dal traffico urbano

All’ombra dei boschi. C’è la possibilità di rilassarsi pedalando nella natura a due passi dalla città. Seguiamo il percorso del Parco dei Colli di Bergamo, la pista ciclopedonale che dalla città permette l’esplorazione degli itinerari presenti nella zona e di intraprendere anche un lungo viaggio che può condurre fino a Piazza Brembana attraverso la ciclabile della Valle Brembana.

All’ombra dei boschi. C’è la possibilità di rilassarsi pedalando nella natura a due passi dalla città. Seguiamo il percorso del Parco dei Colli di Bergamo, la pista ciclopedonale che dalla città permette l’esplorazione degli itinerari presenti nella zona e di intraprendere anche un lungo viaggio che può condurre fino a Piazza Brembana attraverso la ciclabile della Valle Brembana.

Per una gita fuori porta l’ideale è la partenza nei pressi del parcheggio dello stadio Gewiss con approdo in via Baioni. Qui, anche se passano gli anni, manca ancora una segnalazione dell’inizio della pista, la Greenway del Morla, mentre l’attraversamento pedonale resta poco più sotto, all’altezza di via del Lazzaretto. Inizia il percorso che porta fino a Mozzo, con la possibilità poi di convergere in Città Alta per vie diverse. Si parte sotto le Mura di Città Alta per proseguire ai piedi dei Colli. A Valverde si attraversa via Maironi da Ponte e si prosegue fino a Valmarina, la sede del Parco dei Colli. Da qui si entra nella Greenway del Quisa: nel fresco del bosco si pedala per una breve salita, che può creare qualche problema ai meno allenati, e poi giù in discesa con ampie curve fino ai piedi della collina del santuario di Sombreno.

Da via Baioni a Valverde e a Valmarina fino ai piedi di Sombreno. Dalla Madonna della Castagna al colle di Mozzo e rientro in città

Bivio per la Valle Brembana

Al bivio si va da una parte verso la Valle Brembana, dall’altra, tra il bosco e i prati di Paladina, verso la Madonna della Castagna, dove si arriva con un altro saliscendi nel bosco: non è difficile incontrare appassionati di fuoristrada lungo le numerose alternative che la zona offre, note grazie a un servizio fondamentale del Parco dei Colli. Sul sito dell’ente, infatti, è possibile trovare la mappa aggiornata dei percorsi. L’ultimo tratto di pochi chilometri porta a poca distanza dalla Madonna del Bosco e dal Pascolo dei Tedeschi e permette poi di puntare verso Longuelo e verso il centro di Bergamo bassa oppure, per entrare in Città Alta, verso Astino o verso San Vigilio attraverso percorsi di collegamento più impegnativi.

L’ingresso della Greenway del Morla privo ancora di indicazioni. Si può arrivare in Città Alta passando da Astino o da San Vigilio

I problemi maggiori riscontrati sulla pista ciclopedonale sono la carenza di indicazioni in qualche punto, necessarie per chi non conosce la zona, e la mancanza di cura del verde pubblico in alcuni tratti. Un appunto riguarda, nel giorno in cui abbiamo percorso la pista, la presenza, prima di Almè, di un albero che, caduto durante il temporale della notte, ostruiva la sede, un impedimento per chi in quel sabato mattina si trovava a percorrere la pista al fresco. Abbiamo incontrato, però, una delle venti guardie del Parco dei Colli al lavoro per perlustrare tutta la pista, un ruolo fondamentale per evitare altri problemi. L’arrivo è in salita sul colle di Mozzo: da qui scegliamo di scendere verso Longuelo e poi verso il centro di città bassa attraverso la pista ciclabile urbana presente da via del Polaresco fino a largo Cinque Vie.

Manca un percorso ciclabile ad anello

L’anello è costruito dal cicloturista, perché di fatto la pista sulla collina di Mozzo termina. Siamo lontani dal traffico. Le alternative non mancano per poter tornare in città. Si può scegliere di spingere per la Madonna del Bosco e il Pascolo dei Tedeschi. Per i più allenati Astino e Sudorno da raggiungere in salita, per proseguire verso Città Alta.

Fino a Mozzo tra campi e prati

Tra prati, campi e aziende agricole il trasferimento fino a Mozzo è piacevole. Tenere come riferimento il colle di Mozzo, oppure percorrere il tratto non asfaltato fino all’inizio della salita del Pascolo dei Tedeschi.

Il santuario della Madonna della Castagna

La bellezza della Madonna della Castagna. Dopo una sosta per rigenerare corpo e spirito, si può andare alla scoperta dei sentieri interni, oppure proseguire lungo il nuovo tratto di ciclabile di Valbrembo e di Mozzo.

Saliscendi: occhio alle curve

Saliscendi nella zona di interesse naturalistico a due passi da Valmarina, sede del Parco dei Colli. C’è da fare un po’ di fatica, soprattutto senza e-bike: possibilità di sentieri alternativi e occhio al manto stradale dopo un temporale.

Via Baioni, chi cerca trova

In via Baioni, nonostante le corsie ciclabili realizzate nell’estate 2020, mancano ancora attraversamento sicuro e indicazioni per chi arriva dallo Stadio o dal Lazzaretto, luoghi utili per lasciare l’auto e salire in bici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA