Cassa integrazione mai così alta
Chieste oltre 21 milioni di ore

Tornano sotto i tre milioni, con una riduzione di quasi mezzo milione rispetto a ottobre, le ore di Cassa integrazione autorizzate in provincia di Bergamo nel mese di novembre. Nonostante la frenata però i valori hanno portato al superamento della soglia delle venti milioni di ore di Cig (21,6 milioni) concesse dall'inizio dell'anno: un record mai toccato prima

La cassa integrazione guadagni (Cig) concessa in provincia di Bergamo a novembre è tornata sotto la soglia dei tre milioni di ore nel mese. Il progressivo dall'inizio dell'anno però ha sfondato il muro dei venti milioni di ore, livelli mai raggiunti prima e ormai doppi rispetto a quelli toccati nei primi anni Ottanta con le grandi ristrutturazioni del tessile e della metalmeccanica. Dopo il picco segnato a ottobre, con 3,32 milioni di ore autorizzate, c'è stato il mese scorso, secondo i dati Inps, un ridimensionamento di quasi mezzo milione di ore nelle richieste.

Questa flessione del 14,7% rispetto al mese precedente, che va in controtendenza rispetto al dato nazionale (più 5,1% sul mese precedente a quota 99,5 milioni di ore), può far sperare che il peggio possa essere passato, ma resta l'unico motivo di consolazione per Bergamo a fronte di domande per il principale ammortizzatore sociale che restano comunque sempre molto alte. Anche se si tratta di richieste che non necessariamente si trasformano in utilizzo effettivo - l'ultimo dato sul «tiraggio», come viene chiamato in termini tecnici, indicava nei primi nove mesi, a livello nazionale un utilizzo pari al 63,7% delle richieste - la situazione bergamasca è decisamente pesante.

A novembre sono state autorizzate complessivamente in provincia di Bergamo 2.834.024 ore di cassa integrazione, un valore mensile che fino a non molto tempo fa non si raggiungeva in un intero anno: in tutto il 2003, ad esempio, le ore concesse sono state 2,3 milioni. Applicando la media nazionale del «tiraggio», le ore richieste a novembre a Bergamo potrebbero comportare un utilizzo effettivo di circa 1,8-1,9 milioni di ore: questo significherebbe che attraverso l'ammortizzatore sociale verrebbe coperta la mancanza di lavoro per 10-12 mila persone.

Il fatto che per la prima volta nel corso dell'anno le richieste per la cassa integrazione straordinaria, relativa essenzialmente a piani di ristrutturazione o a procedure concorsuali, siano state superiori a quelle per la Cig ordinaria, legate a difficoltà congiunturali, conferma come il problema occupazionale tenda a diventare strutturale. Già ad ottobre le ore di Cig straordinaria erano praticamente pari a quelle di ordinaria (1.632.526 contro 1.690.085): a novembre c'è stato il sorpasso con 1.586.670 ore contro 1.247.354.

Il confronto con un anno fa, quando la crisi già si era allargata dal settore finanziario a quello produttivo, è impietoso. Nel mese di novembre 2008 erano infatti state autorizzate meno di 600 mila ore di Cig, all'incirca un quinto rispetto alla situazione del mese scorso. E ancora più drammatico è il confronto tra i primi undici mesi del 2009 e lo stesso periodo del 2008: da 4,87 milioni di ore siamo balzati a 21,61 milioni, con un aumento del 343%.

L'incremento è superiore alla media nazionale, salita del 288% nello stesso periodo, e conferma come la provincia bergamasca sia una delle aree italiane più colpite da questa crisi. Questo principalmente per il peso che mantiene per la nostra economia il settore industriale. Dalla sola metalmeccanica a novembre sono arrivate richieste per 1.188.813 ore, segue il tessile-abbigliamento con 761.836: questi due comparti concentrano il 69% delle richieste. Superano comunque le 100 mila ore anche le domande dai comparti del legno, della chimica e del commercio.

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