Fonderia Augusta verso la Cig
secondo sciopero della sua storia

Secondo sciopero della storia aziendale (la prima, precisa la proprietà, una decina di anni fa) per i 47 lavoratori della Fonderia Augusta di Costa di Mezzate che oltre a un nucleo di italiani ha come dipendenti soprattutto stranieri. L'azienda metalmeccanica produce getti in acciaio per valvole e pompe idrauliche. L'agitazione, con un ora di astensione dal lavoro questa mattina, venerdì, è legata all'annuncio, dato dall'azienda ai sindacati, di voler svolgere un periodo di tre mesi di cassa integrazione ordinaria, «ma di non aver l'intenzione di anticiparla in busta paga ai propri dipendenti».

Ma non è tutto. «Già da alcuni mesi - racconta Marco Tebaidi, della Fim Cisl di Bergamo - abbiamo chiesto il rinnovo del premio aziendale e a oggi non abbiamo ancora alcun tipo di riscontro. Neppure nell'incontro in Confindustria per una richiesta di cassa ordinaria: nessuna concessione, compreso l'anticipo sulla cassa».

«Senza l'anticipo della cassa, i lavoratori vedranno i primi soldi a settembre - ha detto Angelo Petrò della Fiom-Cgil di Bergamo -. Pensiamo che non abbia senso: l'azienda, pur con meno lavoro, non ci pare in difficoltà tale da far mancare ai suoi lavoratori l'anticipo. Chiediamo, perciò, che ci ripensi».

La direzione aziendale di Fonderia Augusta intende spiegare la sua posizione: «A proposito del premio di produzione, fin dall'ottobre del 2009 ci siamo impegnati a verificare l'andamento economico, ma non c'erano possibilità». E sul mancato anticipo della cassa: «A 15 dipendenti inseriti in cassa abbiamo proposto di modificare temporaneamente la loro mansione: sarebbero rimasti al lavoro a parità di retribuzione e di sede. Ma questa variazione è stata accettata solo da alcuni».

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