Petteni dopo l'assalto di Treviglio:
porte chiuse alla Cgil Lombardia

Una ferma presa di distanze da quanto accaduto - senza se e senza ma - da parte di Cgil e di Fiom: è questo il senso della conferenza stampa che la Cisl ha tenuto venerdì mattina dopo l'attacco alla sede di Treviglio subito nel primo pomeriggo di giovedì. La Cisl ha anche deciso di sospendere per una settimana tutte le attività di confronto sindacale con Cgil e Fiom.

Porte chiuse, dunque, alla Cisl nei confronti di Cgil dopo l'assalto alla sede di Treviglio. «Non siamo interessati a tenere nessun rapporto con la Cgil in Lombardia - ribadisce Gigi Petteni, bergamasco, segretario generale di Cisl Lombardia dopo l'assalto portato ieri da alcuni militanti della Fiom-Cgil di Bergamo che hanno lanciato uova e altri oggetti e gridato insulti -. Ritengo irricevibile la dichiarazione del Segretario Generale della Cgil lombarda Nino Baseotto, che mette sullo stesso piano di gravità un atto di trattativa sindacale e un atto di violenza».

«Baseotto - ribadisce petteni - chiarisca con se stesso perchè un accordo fatto nei meccanici è diverso da uno stesso accordo fatto nei chimici. Quando se lo sarà spiegato capirà anche che un'azione sindacale, magari anche non condivisa, non sarà mai paragonabile ad un assalto violento, oltretutto guidato dal segretario generale della Fiom».

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