Strappo tra industriali e Fiom Cgil
Confindustria rompe i rapporti

Con una lettera inviata il 20 luglio alla segreteria del sindacato, Confindustria Bergamo ha deciso di interrompere - con effetto immediato e a tempo indeterminato - qualsiasi tipo di rapporto - formale ed informale - con la Fiom Cgil orobica.

Con una lettera inviata il 20 luglio alla segreteria del sindacato, Confindustria Bergamo ha deciso di interrompere - con effetto immediato e a tempo indeterminato - qualsiasi tipo di rapporto - formale ed informale - con la Fiom Cgil orobica, fatti salvi gli atti dovuti in applicazione di norme di legge e di contrattazione collettiva e quelli legati all'assistenza delle sue associate.

La decisione di Confindustria è da mettere in relazione alla vertenza giudiziaria attivata da Fiom Cgil il 5 luglio scorso in merito all'assegnazione alla Fim Cisl del delegato alla Exide di Romano.

Nel suo pronunciamento di giugno sul delegato conteso nelle elezioni Rsu alla Exide di Romano, il Comitato dei Garanti si era infatti espresso a favore della sua assegnazione alla Fim (con il voto decisivo di Confindustria Bergamo), decisione che aveva suscitato la reazione immediata della Fiom, che aveva annunciato di sospendere le relazioni con gli industriali, non presentandosi subito dopo a un incontro sull'apprendistato e minacciando di rivolgersi alle competenti sedi giudiziarie se non fosse stato annullato il provvedimento (che invece resta attualmente in essere).

A seguito di una lettera del legale di Fiom, che anticipava la vertenza giudiziaria, ora Confindustria Bergamo ha deciso di interrompere, con effetto immediato, tutti i rapporti formali e informali con la Fiom orobica.

La rottura delle relazioni è stata annunciata dalla Fiom Cgil di Bergamo in un comunicato stampa. «Abbiamo ricevuto un fax da parte di Confindustria Bergamo, che ci ha annunciato con effetto immediato l'interruzione dei rapporti con Fiom Cgil - scrive il sindacato -. Questo in seguito alla lettera da noi inviata, in cui comunichiamo ai componenti del Comitato dei Garanti che, se non annullano il provvedimento (e i suoi effetti) da loro adottato in data 14 giugno 2011 in merito all'assegnazione del delegato alla Fim Cisl alla Exide di Romano, saremo costretti ad adire le competenti sedi giudiziarie. Nel merito ci dicono che sono disponibili solo agli incontri dovuti, in applicazione di norme di legge e di contrattazione collettiva».

Ma secondo Cgil «non ci sono altri luoghi né altri argomenti che non siano inerenti la contrattazione delle condizioni di lavoro. Nel merito - si legge ancora nel comunicato - non capiamo perché, se i componenti di una commissione commettono un illecito civile a danno della Fiom, la Fiom non possa chiedere che quel provvedimento venga revocato».

«Se invece anche Confindustria pensa che quella convocazione e quella decisione violi gli accordi e che quindi vada rimossa - dice ancora tra l'altro il comunicato stampa -, lo scriva, e a quel punto la Fiom Cgil non sarà costretta ad adire le competenti sedi giudiziarie per farsi riconoscere il danno che tale decisione ha cagionato e cagiona tutt'ora».

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