Lucchini, impianto fotovoltaico
più grande della Bergamasca

Centoquaranta milioni di euro in quattro anni: a tanto ammontano gli ultimi investimenti della Lucchini Rs di Lovere, che ha messo in campo una serie di iniziative destinate a migliorare il ciclo produttivo di ruote per treni, lingotti forgiati e getti in acciaio.

Centoquaranta milioni di euro in quattro anni: a tanto ammontano gli ultimi investimenti della Lucchini Rs di Lovere, che ha messo in campo una serie di iniziative destinate a migliorare il ciclo produttivo di ruote per treni, lingotti forgiati e getti in acciaio. Nel maggio del 2010 è stato inaugurato il nuovo laminatoio (l'investimento è stato di 80 milioni di euro) che produce ruote per treni esportate in tutto il mondo, mentre a settembre entrerà in funzione il nuovo reparto per la lavorazione meccanica degli assili (il costo è di 16 milioni di euro).

Tutto questo consente alla storica acciaieria dell'alto Sebino, fondata nel 1856, di continuare a competere sui mercati mondiali, perché qui la crisi ha sì rallentato la produzione dei fusi e dei forgiati, ma non ha influito sui livelli occupazionali, che anzi negli ultimi anni sono costantemente aumentati, tanto che ad oggi nell'azienda bergamasca lavorano 1.100 persone tra operai e impiegati.

La siderurgia è però un settore produttivo altamente «energivoro» e ogni mese Lucchini Rs paga una bolletta energetica di 2 milioni di euro. È anche per far fronte al costante aumento di questi costi che Lucchini Rs ha deciso di compiere un ulteriore passo, investendo 3 milioni di euro per un impianto fotovoltaico sul tetto del nuovo laminatoio e su quello del parco rottami (per una superficie complessiva di 7 mila metri quadrati), realizzato da Enel Green Power, che consente di ridurre il fabbisogno energetico aziendale. L'impianto, presentato venerdì 22 luglio, è in grado di produrre 1.218.000 kilowatt-ore all'anno pari al consumo medio di 400 famiglie.

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