In Lombardia è boom di concordati
A Bergamo saliti a 69 nel 2012

In Lombardia è boom di concordati, soprattutto in bianco. A Milano gli 82 concordati del 2011 sono saliti a 216 nel 2012. A Bergamo i 29 concordati del 2011, sono saliti a 69 nel 2012, dei quali 41 siglati dopo l'11 di settembre e di questi 36 in bianco.

In Lombardia è boom di concordati, soprattutto in bianco. A Milano gli 82 concordati del 2011 sono saliti a 216 nel 2012: di questi, 134 sono concordati in bianco o pre concordati. A Brescia l'incremento è da record: dai 21 nel 2011 ai 100 nel 2012 di cui 81 in bianco, con un aumento esponenziale. Non cambia il quadro a Bergamo, dove i 29 concordati del 2011, sono saliti a 69 nel 2012, dei quali 41 siglati dopo l'11 di settembre e di questi 36 in bianco. E per tutte e tre le città la maggioranza delle domande di concordato sono stati presentate da settembre in poi.

Su questo complesso scenario finanziario e giudiziario, il 5 febbraio a Bergamo al Centro Congressi Giovanni XXIII, si confronteranno commercialisti, avvocati e rappresentanti del sistema bancario. La giornata di studio organizzata dall'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bergamo si concluderà con la tavola rotonda dedicata a un dibattito tra magistrati sulla prima prassi che è andata formandosi nei Tribunali lombardi dopo l'entrata in vigore delle più recenti modifiche scaturite dal cosiddetto Decreto Sviluppo, convertito dalla L. 134/201.

“Un utilizzo corretto degli strumenti legislativi recentemente messi a disposizione delle imprese rappresenta la strada maestra per salvaguardare i livelli occupazionali mantenendo vive quelle attività produttive non irrimediabilmente compromesse – dice Marichele Vigani, segretario generale dell'Ordine, forte sostenitore della necessità di un confronto tra addetti ai lavori, alla luce delle recenti novità legislative -. Il legislatore ci ha dato possibilità nuove, che però possono esprimere tutto il loro potenziale valore solo se gli imprenditori sono affiancati da professionisti consapevoli e competenti, certi di poter contare su un giudizio ponderato da parte dei Tribunali, e di un sostegno rigoroso, ma equo, da parte degli Istituti di credito”

© RIPRODUZIONE RISERVATA