Metalmeccanici: firmato accordo
per il contratto. La Fiom non ci sta

Federmeccanica, Fim e Uilm hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. L'intesa prevede un aumento retributivo medio di 112 euro, equivalente a 110 euro per il quinto livello. La prima tranche dell'aumento sarà in busta paga da gennaio 2010 e sarà di 28 euro, la seconda sarà di 40 euro dal 2011 e la terza di 42 euro nel 2012.

Al termine delle trattative per il rinnovo del contratto, il presidente di Federmeccanica, Pier Luigi Ceccardi, ha commentato l'accordo giudicandolo «molto buono e responsabile per i lavoratori e le aziende. È un atto di grande responsabilità. Il fondo di sostegno al reddito - ha aggiunto il presidente - costituisce un'innovazione. Speriamo che porti i risultati sperati. Noi ci lavoreremo con grande impegno».

«Conclusione positiva. È stata una trattativa non lunga ma molto difficile». Così il segretario generale di Fim, Giuseppe Farina, al termine delle trattative del rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici. «Nonostante il momento difficile per il settore è stato rispettato il diritto al rinnovo del contratto. Si tratta di un buon aumento salariale che tutelerà i lavoratori dall'inflazione nel triennio. È molto importante - ha proseguito Farina - anche l'istituzione del fondo di sostegno al reddito perché secondo le stime in due anni può capitalizzare 80 milioni di euro utili a offrire servizi e welfare ai lavoratori».

Per quanto riguarda la prima tranche di aumento in busta paga per i lavoratori «sapevamo che doveva essere meno alta delle altre ma sottolineo che partirà dal primo gennaio. Tutto ciò che abbiamo ottenuto - conclude il segretario - si aggiunge a ciò che c'era già e non siamo dovuti ricorrere a scioperi».

L'accordo non é stato firmato dalla Fiom che ha seguito le trattative da osservatore. Prima della firma il segretario nazionale della Fiom, Fausto Durante, ha ribadito che «Fiom contesta la legittimità e l'efficacia giuridica dell'accordo che state firmando per la violazione sia del Protocollo del 1993 sia del contratto del 20 gennaio 2008 che per noi sono ancora vigenti ed efficaci. Al 31 dicembre - ha proseguito Durante - scade solo il biennio economico. Il nostro parere è che sia infondata e illegittima la pretesa di modificare e integrare il contratto senza il consenso dei soggetti che l'hanno stipulato. La soluzione salariale - ha concluso il segretario - è assolutamente insoddisfacente e lontana dalla nostra richiesta. Consideriamo la vertenza sindacale ancora del tutto aperta e ci riserviamo di prendere tutte le iniziative, nessuna esclusa, che la Fiom riterrà più opportune».

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