Prezzi al consumo a Bergamo
Ottobre: +0,1% su settembre

A ottobre 2009, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), a Bergamo, risulta in aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. I dati, peraltro, sono ancora provvisori in attesa della loro convalida da parte dell'Istat.

Il tasso tendenziale (la variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell’anno precedente), si attesta a - 0,2% in aumento rispetto al - 0,3% registrato il mese scorso. Nel mese, tra capitoli in aumento, quello che registra la maggiore variazione è stato quello dell’«Istruzione» che cresce a causa di quella universitaria; seguito dai «Servizi ricettivi e di ristorazione» nel quale la crescita negli alberghi è in parte controbilanciata da diminuzioni negli agriturismo e camping.

In salita anche il capitolo dell’«Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili» a causa delle voci degli affitti e dei combustibili liquidi e relativamente al quale il dato relativo alle tariffe del gas, non essendo stato reso disponibile all’ufficio in tempo utile per il comunicato, verrà aggiornato in sede di dato definitivo.

Complessivamente in crescita, seppur con un andamento sensibilmente contrastato, il capitolo «Ricreazione, spettacoli e cultura». Lievi apprezzamenti per i capitoli «Bevande alcoliche, tabacchi» dove crescono i liquori, «Abbigliamento e calzature» dove salgono biancheria intima e calzetteria; «Mobili, articoli e servizi per la casa» dove aumentano gli articoli confezionati per la casa e il materiale elettrico solo parzialmente controbilanciato da cali nei piccoli apparecchi elettrodomestici e infine «Altri beni e servizi» con rialzi nelle voci relative a prodotti per la cura, igiene e bellezza della persona oltre che l’oreficeria.

I «Generi alimentari» chiudono il mese stabili pur registrando al proprio interno numerose variazioni positive e negative. In diminuzione il capitolo dei «Trasporti» nel quale sono in calo le quotazioni medie della benzina verde e del gasolio per auto oltre che dei trasporti marittimi, mentre sono in controtendenza i trasporti aerei e i lubrificanti; e quello delle «Comunicazioni» dove scendono le apparecchiature e materiale telefonico. Stabili i «Servizi sanitari e spese per la salute».

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