Incubatore d'impresa: spazio
a nuove tecnologie e turismo

«Un’esperienza formativa, che aiuta l’azienda a crescere ma soprattutto a far capire all’imprenditore se l’idea che ha avuto possiede i fondamentali per reggere sul mercato». Così il nuovo direttore di Bergamo Formazione (e già coordinatore) Cristiano Arrigoni ha definito l’esperienza dell’Incubatore d’Impresa: un’esperienza che è già pronta a decollare per il nono anno con il nuovo bando che scadrà il 9 dicembre.

Le 14 imprese del 2009 stanno ultimando il loro percorso: 14 le idee selezionate entrate a far parte del progetto, con particolare attenzione a tematiche legate alle nuove tecnologie, al turismo e a uno sviluppo ecocompatibile.

Prima di Arrigoni, il nuovo segretario generale della Camera di commercio Emanuele Prati, all’esordio nel suo nuovo ruolo (è in corso il passaggio delle consegne con il predecessore Carlo Spinetti), aveva definito l’Incubatore «un vanto non solo per la nostra azienda speciale, ma per la stessa Camera di Bergamo, un modello che nel tempo ha indubbiamente aiutato tante imprese e che ha fatto scuola in altri territori».

E in effetti, dal 2001 ad oggi sono state «oltre 70 le idee entrate a far parte dell’Incubatore - ricorda Arrigoni -: di queste una cinquantina sono diventate aziende capaci, dopo questa esperienza formativa, di camminare con le proprie gambe».

Certo, qualcuna si è persa per strada, qualche intuizione non si è rivelata propriamente felice, ma il direttore di Bergamo Formazione sottolinea come «l’esperienza dell’Incubatore serve anche a questo: a misurare le reali possibilità di un’aspirante azienda a diventare competitiva. Se consideriamo che il 70% delle imprese dagli esordi del 2001 di quest’esperienza sta continuando l’attività e molte hanno ottenuto riscontri importanti. E per chi non ce la fa, l’Incubatore dà la possibilità di riconvertire l’idea iniziale sotto altre forme: tanti ad esempio sono diventati liberi professionisti con grande soddisfazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA