Coltivazione della canapa in Lombardia
«Lo Stato dica se può essere ammessa»

«Sulla coltivazione di canapa Regione Lombardia è disponibile a sostenere eventuali produttori con sostegni di filiera, perché non solo è una coltura che affonda le proprie origini nella tradizione del territorio, ma anche perché rappresenta una opportunità di diversificazione del reddito, proprio quando le coltivazioni tradizionali sono poco remunerative».

Così ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, partecipando al convegno molto seguito sul tema «Canapa: opportunità, impieghi e sviluppi» a Confagricoltura Mantova.

«Purtroppo però la legge che regola la coltivazione di canapa risale al 1937 - ha ricordato Fava - e credo ci sia la necessità di normare l’argomento alla luce delle potenzialità della coltura agricola, che oggi rappresenta in Italia circa 2mila ettari, mentre ritengo che si possa arrivare a un’estensione di cento volte superiore”.

Regione Lombardia, ha assicurato l’assessore Fava, «è pronta a creare regole all’interno del proprio territorio, nel rispetto delle leggi dello Stato; ma tutto è subordinato al fatto che qualcuno ci dica se questa coltivazione può essere ammessa o no. Gli agricoltori hanno già abbastanza guai con la scarsa redditività, non vogliamo creare dei guai giudiziari agli imprenditori».

La canapa, inoltre, «potrebbe essere una coltivazione compatibile con le disposizioni della Direttiva Natura 2000, ma anche per le rotazioni praticate da chi fa colture biologiche. La facilità di crescita della canapa in quasi qualsiasi habitat e lo scarso fabbisogno di acqua la rendono estremamente versatile».

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