In forma dopo i bagordi natalizi?
A Bergamo sempre più aziende beauty

In forma dopo le vacanze? In Lombardia un’impresa del benessere su cinque. Milano prima per numero di attività, seguono Brescia e Bergamo. Sempre più titolari stranieri (+2,6%).

Dopo le feste si torna alla dieta e alla cura del corpo. Nel 2014 il settore del benessere in Lombardia conta 7.636 imprese, stabili rispetto al 2013: in aumento manicure e pedicure (+14,8%), palestre (+1,7%), gli istituti di bellezza (+0,3%), in calo i centri benessere (-6,3%). Aumentano del 2,6% i titolari stranieri, specialmente i romeni (+160%, passano da 10 a 26) ma in ripresa anche i cinesi (+2,6%) che restano di gran lunga i più numerosi, con 361 ditte rispetto alle 352 del 2013. Seguono i brasiliani (22 titolari,+29,4%) e thailandesi (21, stabili).

In generale, la Lombardia rappresenta un quinto delle attività italiane del settore (19,3%), il 21,9% dei servizi di manicure e pedicure e quasi un centro benessere su tre (30,9%). Milano, Brescia e Bergamo le province con il maggior numero di imprese, rispettivamente 2.451 (oltre una su venti in Italia), 1.018 e 911. Rispetto al 2013 crescono soprattutto Cremona (+4,6%), Como e Pavia (entrambe: +2,3%).
Nella Bergamasca risultano 75 società che gestiscono palestre, 728 istituti di bellezza, 21 di manicure, 87 centri legati al benessere fisico, esclusi gli stabilimenti termali.

I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese al III trimestre 2014 e 2013 relativi alle sole sedi di impresa. Anche in Italia la crescita del settore benessere dal 2013 al 2014 è del 2,1% per un totale di 39.481 imprese. Nel dettaglio si tratta di 31.330 istituti di bellezza (+1,9%), 3.842 palestre (+1,3%), 3.065 centri per il benessere fisico (+2%) e 1.244 pedicure e manicure (+9,6%). Leader del settore è Roma con 2.892 attività, il 7,3% del totale nazionale seguita da Milano con 2.451 (6,2%) e Torino con 1.534 (3,9%). Tra le prime 10 province la crescita maggiore va a Roma (+4,6%), Vicenza (+3,9%) e Bari (+2,4%).

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