L'addio all'Ici premia Bergamo
C'è un 8,5% di incassi in più

Si era detto che l'addio dell'Ici avrebbe penalizzato molti Comuni. A Bergamo si era parlato inizialmente di una perdita di 6 milioni di euro dal 2007 al 2009, poi di 4,2 milioni a causa dei mancati introiti. Invece un'inchiesta de «Il Sole-24 ore» ha scoperto che la scelta di Prodi e di Berlusconi di cancellare l'Ici sull'abitazione principale riserva sorprese positive.

Non solo per le tasche dei contribuenti, ma anche per quelle dei Comuni che si erano lamentati, tra cui anche Bergamo che aveva protestato, parlando di meccanismo iniquo e promettendo ricorsi. In pratica, invece, il rimborso ottenuto dallo Stato per molte città è più alto delle somme che effettivamente avrebbero incassato. Dunque, molte polemiche e i preannunciati tagli di servizi a causa dell'addio all'Ici risultano sterili, se si considerano i numeri.

La città più fortunata è Alessandria che incassa addirittura il 98,8% in più, Bergamo è a meta classifica, in 49ª posizione su 103 città, e guadagnerà l'8,5%. Il dato prende in esame l'Ici 2007.

Bergamo ha come valore a bilancio 7,549 milioni e incassi nell'anno pari a 7,449 milioni, mentre il rimborso statale è di 8,080 milioni. Un balletto di cifre che non cela nulla di misterioso. Nel caso di Bergamo, già la prima certificazione aveva incluso il gettito da pertinenze, che nel bilancio non rientra tra il gettito da «abitazione principale».

Milano perde il 4%, mentre Brescia raggranella il 3,3% in più. In Lombardia gioisce Cremona (+68,4%) e impreca Como (-5,2%). Nella graduatoria sono favorite molte citta meridionali, mentre a perderci effettivamente sono 32 capoluoghi di provincia con Benevento (stima su dati del 2006) ultima ruota del carro con una riduzione d'incassso addirittura del 46,3%. Mistero su Palerno che non ha dati disponibili.     

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