Sarnico, cassa integrazione
per i lavoratori dei cantieri Riva

Primo giorno di cassa integrazione, lunedì 4 maggio, per i dipendenti degli stabilimenti di Sarnico (Bergamo) e La Spezia dei cantieri navali Riva, azienda leader a livello internazionale e nota in tutto il mondo per la produzione di yacht di lusso. L’accordo con i sindacati di categoria di Uil, Cisl e Cgil, siglato due settimane fa, prevede il ricorso agli ammortizzatori sociali per due settimane al mese fino ad agosto a causa di un calo degli ordinativi di circa il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

«L’intesa – commenta il segretario generale della Feneal Uil, Duilio Magno, che ha seguito tutte le tappe della vertenza – consente di ridurre al minimo l’impatto sui lavoratori che subiranno la riduzione salariale per un periodo tutto sommato breve, cioè non più di due settimane al mese, maturando comunque al tempo stesso i ratei di tredicesima, ferie e premi di produzione».

La cassa integrazione, a cui la cantieri navali Riva, di proprietà del gruppo Ferretti, deve ricorrere per la prima volta, potrà riguardare al massimo non più del 90% dei dipendenti, che a Sarnico sono 220, e toccherà stavolta anche gli impiegati. «L’assemblea con i lavoratori – aggiunge Magno -, ai quali abbiamo illustrato i dettagli dell’accordo, ha dato esito positivo: la situazione è stata compresa e la linea dei sindacati è stata ampiamente condivisa. Fra l’altro, abbiamo anche ottenuto dall’azienda che, qualora la cassa integrazione coinvolga figure professionali sostituibili, si possa procedere alla rotazione».

Le parti torneranno ad incontrarsi alla fine di giugno per fare il punto della situazione: «Naturalmente auspichiamo che, a quel punto, giungano segnali positivi – conclude Magno – perché significherebbe l’inizio della fine della crisi del settore. Nel frattempo, comunque, la cantieri Riva ha assicurato il proprio impegno nel rilancio del marchio, attraverso i concessionari, in vista del nuovo anno nautico».

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