Bonaventura: Non siamo in crisi
Dobbiamo essere più determinati

Dopo la sconfitta di Piacenza, quella con il Livorno in Coppa Italia. Per Giacomo Bonaventura, ex di turno nel prossimo incontro contro il Padova, in programma sabato, l'Atalanta non è in crisi, ma sta attraversando soltanto un periodo di poca brillantezza.

Dopo la sconfitta di Piacenza, quella con il Livorno in Coppa Italia. Per Giacomo Bonaventura, ex di turno nel prossimo incontro contro il Padova, in programma sabato 29 ottobre alle 15 al Comunale di Bergamo, l'Atalanta non è in crisi, ma sta attraversando soltanto un periodo di poca brillantezza.

«A Piacenza è arrivata una brutta sconfitta, ma non farei grossi drammi - replica Bonaventura -. Se si continua a lavorare bene, come stiamo facendo, alla lunga i valori verranno a galla. Ci sta di attraversare periodi poco brillanti durante l'annata. Dobbiamo rimanere concentrati e continuare a fare quello che stiamo facendo con più determinazione. Già nel match contro il Padova dovremo essere bravi a rifarci».

Meno di 24 ore fa la squadra bergamasca è incappata nella terza sconfitta in quattro partite, nel terzo turno di Coppa Italia contro il Livorno. L'umore dello spogliatoio atalantino non sarà sicuramente tra i più allegri.

«L'umore non è dei migliori, perché volevamo riscattarci dopo il passo falso di Piacenza. Non era nemmeno facile, dato che chi è sceso campo non aveva troppi minuti nelle gambe. Abbiamo dato tutto, ma purtroppo è andata male: il Livorno ha fatto di più per vincere».

La difesa nerazzurra sta sicuramente passando un brutto momento tra infortuni, gol subiti ed errori sui calci da fermo. Un problema che, secondo l'ex giocatore del Padova, dovrà essere risolto al più presto per tornare a fare punti. «Abbiamo preso troppi gol nelle ultime partite: non credo sia solo colpa della difesa, ma di tutta la squadra. Dobbiamo ritornare a giocare come nelle prime giornate, dato che solo subendo pochi gol si possono fare risultati importanti. Il discorso del presidente ci servirà. Ha toccato il tasto giusto: non è nel DNA di questa società quello che è successo a Piacenza. La nostra prerogativa deve essere quella di non mollare per 90 minuti. Sono convinto che sia stato solo un caso e non succederà più».

Abbandonata la squadra orobica nel gennaio della scorsa stagione, Giacomo Bonaventura ha giocato per la restante parte d'annata con la maglia biancorossa, contribuendo a salvare la squadra veneta dalla retrocessione in Lega Pro. Il nuovo Padova, allenato da Alessandro Calori, è cambiato molto rispetto a quello che ha conosciuto Bonaventura e sta ora vivendo un buon momento, visto che in classifica ha un punto in più rispetto alla squadra di Colantuono.

«Si sono rinforzati molto rispetto all'anno scorso. Stanno facendo bene nelle ultime partite: nell'ambiente c'è fiducia ed entusiasmo e questo può essere un punto a loro favore. Noi arriviamo da un periodo poco brillante, ma non ci dobbiamo pensare. Dovremo pensare a giocare per imporre il nostro gioco e vincere assolutamente».

Per Jack Bonaventura i mesi passati nella terra di Sant'Antonio sono stati davvero importanti ai fini della sua carriera e gli hanno permesso di maturare, tanto che in estate la società atalantina ha deciso di dargli una grossa chance. «Hanno un attacco forte, ma non dobbiamo avere paura di nessuno, perché abbiamo le carte in regola per giocare contro tutti. Punti deboli non ne trovo, dato che per il momento hanno fatto più di noi. L'esperienza di Padova mi ha fatto crescere tanto. Sono arrivato con una squadra in difficoltà e l'ho salutata con la vittoria nei playout: è stato il momento più bello di quella avventura».

Simone Masper

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