Giro di Lombardia: con Gimondi
fa festa anche «Purito» Rodriguez

Joaquim «Purito» Rodriguez ha la 106ª edizione del Giro di Lombardia, segnata dai festeggiamenti per i 70 anni di Felice Gimondi. Lo spagnolo ha prevalso alla fine di un duro percorso di 251 chilometri che da Bergamo ha condotto a Lecco e che comprendeva ben sei salite.

Joaquim «Purito» Rodriguez ha conquistato la 106ª edizione del Giro di Lombardia, segnata dai festeggiamenti per i 70 anni di Felice Gimondi. Al termine del duro percorso di 251 chilometri che da Bergamo portava a Lecco e che comprendeva ben sei salite, fra le quali il temuto «Muro di Sormano» e la celebre Madonna del Ghisallo, il corridore del team Katusha ha tagliato il traguardo in solitario ed è diventato il primo spagnolo a vincere la classica delle «Foglie morte».

Caduto sulla discesa del Muro di Sormano nel tentativo di rientrare sui migliori, si è ritirato a una settantina di chilometri dal traguardo Philippe Gilbert, tra i favoriti della vigilia e alla prima uscita con la maglia iridata in bella mostra.

«È spettacolare, è il trionfo della mia vita». Joaquim Rodriguez esulta sul traguardo di Lecco dopo aver vinto il Giro di Lombardia. «Ancora non ci credo, è stato un anno perfetto ma avevo bisogno di vincere una grandissima classica - le parole di "Purito" -. Quest'anno avevo vinto la Freccia Vallone, avevo fatto tutto il possibile per arrivare bene al Mondiale e al Lombardia e la vittoria di oggi la sentivo, avevo visti gli altri stanchi mentre io stavo bene».

«L'attacco su Villa Vergano? Sono quegli strappi che mi piacciono tanto, anche sul Muro di Sormano ho voluto dettare il mio ritmo - continua Rodriguez -. Ho detto alla mia squadra di lavorare, ero molto fiducioso anche se pensavo che sull'ultimo strappo Nibali e Contador sarebbero venuti con me e che ci saremmo giocati la vittoria in volata». «Purito» ha concluso il 2012 in testa al ranking Uci e per il prossimo anno guarda al Giro d'Italia: «Penso che ci sarò, ne sono quasi sicuro, è una corsa che mi piace ma vediamo il percorso».

«È stata una corsa dura, Rodriguez è andato fortissimo e non sono riuscito a riprenderlo». Alberto Contador sognava il bis dopo il successo nella Milano-Torino ma al Lombardia deve accontentarsi del nono posto, plaudendo al successo di Purito. «Per lui una rivincita su di me dopo la Vuelta? Sono corse differenti - replica lo spagnolo della Saxo Bank -. Lui ha fatto una stagione impressionante e sono contento per lui». Contador, fermo per squalifica fino a inizio agosto, giudica comunque il suo 2012 «positivo, sono contento per i risultati ottenuti nell'ultimo mese e qui in Italia sento sempre il grande affetto del pubblico».

A completare il podio del Lombardia un altro spagnolo, Samuel Sanchez (Euskaltel), e il venezuelano Rigoberto Uran (Sky), reduce dal successo al Gran Piemonte. Il migliore degli italiani, quarto, è stato Mauro Santambrogio (Bmc) mentre i due grandi favoriti della vigilia, Gilbert e Contador, sono costretti a recitare ruoli ben diversi.

Il belga, alla prima uscita con la maglia iridata, ha pagato dazio sul Muro di Sormano, tornato al «Lombardia» dopo un'assenza lunga 50 anni. Con Romain Bardet (AG2R) e Alberto Losada (Katusha) unici «sopravvissuti» dell'iniziale fuga, Contador e Vincenzo Nibali hanno imposto il loro ritmo in salita e già sulle prime rampe il belga della Bmc ha perso contatto. A quel punto Gilbert ha provato a rientrare lungo la discesa accelerando la pedalata ma, complice l'asfalto scivoloso, il suo tentativo si è risolto in una caduta col conseguente ritiro a una settantina di chilometri dall'arrivo.

Contador, dal canto suo, ha fatto il possibile ma l'essere rimasto isolato nel gruppetto di una trentina di corridori con i vari Nibali, Uran, Rodriguez, Basso, Cunego e Di Luca non gli è stato d'aiuto. Sfortunato lo «Squalo dello Stretto», che sulla discesa del Ghisallo è finito per terra ed è stato costretto agli straordinari per rientrare sui migliori, uno sforzo che di fatto ha pagato nel finale.

Detto questo, comunque, non si possono non riconoscere i meriti di Rodriguez, il cui strappo sotto il diluvio a Villa Vergano ha spaccato il gruppo. Al suo inseguimento si erano gettati Contador, Henao, Santambrogio, Uran e Quintana, a cui si erano poi aggiunti Zaugg, Mollema e Kessiakoff. Ma tra di loro è mancata la collaborazione (Zaugg, vincitore della passata edizione, ha provato a fare da sé) e i secondi di vantaggio accumulati (alla fine saranno nove) sono stati più che sufficienti a Rodriguez per alzare meritatamente le braccia al cielo.

Una folla di appassionati si era radunata sabato mattina sul Sentierone per assistere alle fasi preparatorie del Giro di Lombardia e ammirare i campioni delle due ruote, da Basso a Nibali, da Gilbert a Contador, solo per fare qualche nome.

Il via era stato dato da Felice Gimondi. Un Felice Gimondi raggiante, dopo la grande festa in diretta tv di venerdì al Centro Congressi. L'ex campione bergamasco aveva stretto mani, firmato autografi, posato per telecamere e fotografi. Per lui una grande torta, degno tributo ai sui 70 anni. Fra i più ammirati, dopo Gimondi ovviamente, il campione del mondo Gilbert e il recente vincitore della Vuelta,

Verso le 10,20 era stato Gimondi, bandierina rosa in pugno, a dare il via alla gara. Spostamento al trotto verso via Borgo Palazzo, per la partenza vera e propria dalla zona della Clementina. La corsa è ripassata nella nostra città dopo le 11. Il finale a Lecco, con l'arrivo della 106ª edizione del Lombardia.

In mattinata Sedrina ha vissuto molto tranquillamente i pochi minuti o meglio sarebbe dire attimi del passaggio del Lombardia per il centro del paese, verso le 11,30, davanti alla casa di Felice Gimondi. Grande striscione in via Roma, ma non c'era folla, anche per via della pioggia.

Ordine d'arrivo
1. Joaquim Rodriguez (Spa/Katusha) in 6.36'27" (media oraria 37,987) 2. Samuel Sanchez (Spa) a 9"
3. Rigoberto Uran (Col) s.t.
4. Mauro Santambrogio (Ita) s.t.
5. Sergio Henao (Col) s.t.
6. Ryder Hesjedal (Can) s.t.
7. Bauke Mollema (Ola) s.t.
8. Oliver Zaugg (Svi) s.t.
9. Alberto Contador (Spa) s.t.
10. Fredrik Kessiakoff (Sve) s.t.
11. Nairo Quintana (Col) s.t.
12. Franco Pellizotti (Ita) s.t.
13. Damiano Cunego (Ita) a 35".
14. Alexandr Kolobnev (Rus) 57".
15. Simon Clarke (Aus) s.t.
20. Danilo Di Luca (Ita) 1'25"
26. Vincenzo Nibali (Ita) 1'30"
28. Ivan Basso (Ita) s.t.
Partiti 197 corridori, 54 classificati.

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