Visite medico-sportive under 18
Garantito il rimborso regionale

I fondi destinati da Regione Lombardia al rimborso delle visite medico-sportive riservate agli under 18 lombardi saranno integrati per coprire interamente il 2012 e verranno incrementati di circa 1,5 milioni per il 2013 (arrivando a un totale di 14,5 milioni)

I fondi destinati da Regione Lombardia al rimborso delle visite medico-sportive riservate agli under 18 lombardi saranno integrati per coprire interamente il 2012 e verranno incrementati di circa 1,5 milioni per il 2013 (arrivando a un totale di 14,5 milioni), considerando la crescita del numero di ragazzi che richiedono l'idoneità sportiva.

È quanto è stato stabilito lunedì 12 novembre nel corso di un incontro organizzato dall'assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia Filippo Grassia, al quale hanno partecipato Maurizio Casasco, della Federazione medico sportiva italiana, e i direttori generali della Sanità Carlo Lucchina e dello Sport e Giovani Gianni Ferrario, per risolvere la criticità segnalata da alcune strutture sull'esaurimento di questi stessi fondi.

«In brevissimo tempo - spiega Grassia - siamo stati in grado di individuare le criticità e dare una risposta immediata e autorevole a un problema che rischiava di penalizzare centinaia di famiglie e che ho particolarmente a cuore».

«Abbiamo dimostrato - prosegue l'assessore allo Sport e Giovani - come possano essere efficaci queste azioni intrassessoriali e come gli attori sappiano muoversi in modo rapido e concreto. A questo proposito anticipo che ci sono altri progetti che ci hanno trovato in accordo e sui quali abbiamo deciso di concentrarci nell'immediato futuro».

«La pratica sportiva - commenta l'assessore alla Sanità Mario Melazzini esprimendo la propria soddisfazione per soluzione trovata - rappresenta senz'altro una delle forme più importanti di prevenzione. Per questo Regione Lombardia da molti anni garantisce la gratuità delle visite medico sportive e continuerà a farlo anche in futuro».

«La medicina dello sport è nata a Milano nel 1957 - ha aggiunto il presidente della Fmsi Casasco - e non mi stupisco che la Lombardia, antesignana e sempre molto sensibile su questo tema, abbia dato l'ennesima, positiva, risposta».

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