Marilungo dopo il ko non molla:
«Tornerò a vestire questa maglia»

«Ringrazio tutti, proprio tutti per le grandi testimonianze d'affetto che ho ricevuto. Ringrazio il presidente Percassi per il modo in cui mi ha fatto sentire atalantino. E io mi impegno sin d'ora a tornare in campo: ho la testa dura». 

«Ringrazio tutti, proprio tutti per le grandi testimonianze d'affetto che ho ricevuto. In particolare ringrazio il presidente Percassi e la sua famiglia per il modo in cui mi hanno fatto sentire atalantino. E io mi impegno sin d'ora a tornare in campo: ho la testa dura, non mollerò. Tornerò a vestire la maglia nerazzurra. E, se possibile, con ancora più grinta di prima. Abbraccio tutti».

Così Guido Marilungo giovedì 29 novembre ha commentato la conferma del suo dramma: nuova rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. La diagnosi della risonanza di giovedì ai Riuniti purtroppo è impietosa, come previsto: è lo stesso infortunio del marzo scorso. Serviranno sei mesi per il completo recupero e quindi per rivederlo in campo.

All'esame ha presenziato tutto lo staff medico dell'Atalanta (l'ortopedico dr. Aristide Cobelli, il responsabile sanitario dr. Paolo Amaddeo e il medico sociale dr. Marco Bruzzone), che ora - insieme al giocatore e al suo procuratore, Silvio Pagliari - deciderà a chi affidare l'intervento chirurgico di ricostruzione del crociato. Tra le ipotesi più accreditate al momento pare ci sia anche l'eventualità che Marilungo voli in Spagna, dal professor Ramon Cugat. Non sarà una decisione facile perché com'è noto per Marilungo questa è una ricaduta.

Ovviamente Marilungo, legato all'Atalanta fino all'estate 2015, resterà in nerazzurro. Quando comincerà la prossima stagione avrà ancora due anni di contratto e un fascio muscolare prevedibilmente tonicissimo, per dimostrare che potrà tornare ad essere calciatore vero in serie A. Intanto, l'Atalanta vedrà se intervenire a gennaio nel calciomercato.


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