Intertrasport: servono giocatori
meno titolati ma più motivati

E’condivisibile la nuova strategia di ridurre la voce ingaggi dell’Intertrasport dopo gli ultimi tre anni di gestioni votate ad investimenti di una certa portata? Si tratta di capirci una volta per sempre tenendo, comunque, conto di due inevitabili correnti di pensiero: quelle della dirigenza e della tifoseria.

A innescare la diatriba in atto l’accorato sfogo dell’ormai ex capitano di lungo corso Luca Gamba che su L’ Eco di Bergamo ha criticato il sodalizio trevigliese per la proposta di un concreto ritocco del suo contratto. Una richiesta di sacrifici economici l’ Intertrasport l’ ha allargata, pressoché, a tutti i giocatori in forza. Da qui le annunciate partenze, oltre che di Gamba, di altri pezzi da novanta quali Guarino, Raschi e probabilmente Rossi, senza contare coach Frattin.

Inevitabile lo scontento dei supporter che abituati più che bene a primeggiare in campionato prevedono un fisiologico ridimensionamento in fatto di risultati sul campo. Viceversa la società è seriamente intenzionata a circoscrivere rigorosamente l’occhio sui costi giustificando l’inedita svolta nella sopraggiunta crisi finanziaria che non risparmia pure lo sport coincisa con la palpabile amarezza per non aver centrato il programmato obiettivo-promozione.

La cosa migliore e, naturalmente, auspicabile per sanare o quanto meno avvicinare le posizioni tra società e tifosi sarebbe quella di riuscire a confezionare, nel corso della campagna acquisti, una squadra magari meno titolata ma con pedine altamente motivate. Ma non è così semplice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA