Comark, 2 punti in 5 partite
Suona il campanello d'allarme

Si faccia, coraggiosamente, avanti chi aveva previsto un bilancio tanto turbolento della Comark in questo avvio di regula season. Da traino nel megafonare, in estate, fiducia ed eccesso di ottimismo sulla nuova squadra era stata la dirigenza con tifoseria e una buona fetta di testate mediatiche accodatesi di conseguenza. Chi si ostinava ad evidenziare che le cessioni in blocco dei pezzi da novanta Gamba, Guarino e Rossi se non adeguatamente sostituiti si sarebbero prima o poi avvertite veniva bollato da cassandra di turno.

Per onestà di cronaca fuori dal coro societario si era messo subito coach Simone Morandi puntuale nel raccomandare all'intero ambiente prudenza e nel pretendere ragionevoli tempi d'attesa. La situazione, oggi come oggi, è purtroppo li da vedere: quattro sconfitte su cinque partite disputate sono sufficienti per suonare il classico campanello d'allarme. Ma c'è di più. Del poker di battute a vuoto (di cui tre negli ultimi turni) un paio non erano annunciate in quanto giocate contro le tutt' altro che insuperabili Osimo (fuori) e Brescia al PalaFacchetti. Risultato: la Comark ha sin qui totalizzato la miseria di due punti ed anche se in buona compagnia, dietro di lei c'è soltanto il fanalino di coda Jesolo.

Bisogna provvedere a somministrare in fretta una terapia d'urto privilegiando, innanzittutto, alcuni aspetti tecnici-tattici, naturalmente di esclusiva pertinenza dell'allenatore. A proposito del coach non si può che appoggiarlo non fosse altro che per le tangibili attenunati relative al forte rinnovamento dell'organico e alla giovane età media dei componenti. Metterlo già sul banco degli imputati quale unico responsabile di questo momentaccio ci sembra molto discutibile.

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