Atalanta, ammirando la classifica
pensiamo alle ultime gare decisive

Più osserviamo la classifica e più ci brillano gli occhi. Il quinto posto, quasi da ritenere in saccoccia, sta celebrando la cavalcata dei nerazzurri in questi ultimi frangenti di stagione.

E cessiamo, una volta per tutte, di parlare di sogno europeo. Meglio etichettarlo come certezza. L’ aritmetica avverte che ci manca un solo punto per staccare il prestigioso biglietto. Del resto le immediate inseguitrici fanno a gara per renderci la vita gradevole. Il calendario si esaurirà con i turni a Bergamo con Milan (sabato prossimo) Chievo (ultima giornata) e la trasferta di Empoli. Un percorso sulla carta non insidioso. compresa la visita di un Milan col fiatone. L’ equivalente di un finale di campionato ancora generoso. Inspiegabili, pure a distanza di tempo, restano le palpabili difficoltà incontrate nel primo mese del torneo. Allora si giudicò oltremodo lacunosa la rosa affidata a Gian Piero Gasperini, incluso nelle responsabilità di gestione. Adesso quattro cinque componenti di quell’ organico sono sul taccuino degli operatori di mercato di club che vanno per la maggiore. Per non parlare dello stesso Gasperini, salito sul podio in virtù dei risultati conseguiti dalla squadra, figli di giocate spumeggianti e del lancio di giovani più o meno discutibilmente tenuti nella classica naftalina. Ma così va il calcio...

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