Atalanta, Bergamo vuole festeggiare
Arriva il Genoa. Reja: poi bici al santuario

A tre dal termine l’Atalanta ha la possibilità di chiudere il discorso salvezza nel match casalingo contro il Genoa.

Mister Reja non ha dubbi ed è consapevole che centrare l’obiettivo in anticipo sarebbe fondamentale per non rischiare inutilmente negli ultimi incontri. «Sarebbe bello chiudere in casa per non pensarci più, il giusto premio per una squadra che nelle ultime partite sta facendo davvero bene, ha vinto le proprie paure e ha iniziato a giocare senza timori. Non ci tengo a soffrire fino alla fine, ne ho parlato anche con i ragazzi martedì: non è ancora finita e non pensiamo al punto, giochiamo da subito con intensità e aggressività».

A Bergamo arriva il Genoa, in campo domenica alle 15, una formazione ancora in lotta per l’Europa, nonostante non abbia al momento la licenza per potervi partecipare. «Loro devono vincere per continuare a sognare l’Europa: ne hanno parecchi fuori, ma anche in casa nostra non scherziamo. Dovremo stare attenti a non concedergli spazi in contropiede, perché sanno davvero essere pericolosi con gli attaccanti che hanno a disposizione. Il mio contratto? Non dipende solo da me, l’accordo è che a salvezza ottenuta il rapporto con Atalanta continua. Il fioretto salvezza? Magari la visita ad un santuario, ma in bicicletta».

I dubbi in casa Atalanta sull’11 che sfiderà il Grifone riguardano le condizioni di D’Alessandro, in ballottaggio con Maxi Moralez, la scelta dei difensori centrali e quella del terzino destro, dove sono in lotta Bellini e Scaloni.

E c’è anche dell’altro: il tecnico si è detto pronto a imitare il suo predecessore Colantuono che, a salvezza raggiunta, andava in pellegrinaggio a piedi fino a un santuario della zona. «Io non ho ancora fatto nessun fioretto - sorride Reja -, ci penserò una volta raggiunto l’obiettivo. Però preferisco la bicicletta, dunque potrei fare un po’ di chilometri in salita per arrivare a qualche santuario. Oppure accompagnerò D’Alessandro a Sotto il Monte, visto che ci vuole andare a piedi...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA