Caldara, il difensore che segna
«Ho la fortuna di avere compagni forti»

Il mercoledì sera di Pescara è stata la notte di Mattia Caldara, del ragazzo di Scanzorosciate che s’è preso la maglia da titolare e che ora non la lascia più, del 22enne che da difensore s’è scoperto incursore di razza.

Il giovane con la testa sulle spalle ci ha messo la testa pure sul campo, non solo per spazzare l’area, pure per segnare. Eppure lui resta quello di prima, umile e spontaneo, sincero e spensierato: «Il gol ha portato i tre punti, la cosa più importante - precisa Caldara -. Certo, dopo la traversa pensavo fosse una serata stregata, invece poi è arrivata la svolta».

Per l’Atalanta. Quella di Mattia, di svolta, è arrivata a inizio mese, jolly vincente nel mazzo sparigliato del Gasp: «Ripenso a quando il venerdì prima della sfida col Napoli il mister mi disse che avrei giocato - ricorda il classe 1994 -. Mi sono sempre allenato al massimo per farmi trovare pronto, sono contento che questo momento sia arrivato, forse più presto di quanto mi aspettassi. Ho la fortuna di avere dei compagni forti, ho cercato di sfruttare l’occasione. E di seguire i consigli di chi è più esperto: penso a Raimondi, Masiello, Toloi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA