Emanuelson, l’Atalanta parla olandese
Un vero jolly: domenica è all’esordio

L’ultimo olandese della storia atalantina - Johannes Peters - ci aveva messo due partite per lasciare il segno con un gran destro al volo sotto l’incrocio che non lasciò scampo a Zenga.

Ma quel gol del 2-1 all’Inter sotto la nord era rimasto l’unico squillo. Roba di trent’anni fa. Johannes Peters, centrocampista a tutto campo di Rotterdam, arrivato dal Genoa e tornato in patria, al Nec, dopo un solo campionato a Bergamo in cui si racconta avesse sofferto parecchio il carattere aggressivo di Sonetti.

Urby Emanuelson, trent’anni dopo, avrà anche meno tempo a disposizione per fare meglio, visto che a giugno se non ci saranno sorprese concluderà la sua esperienza in nerazzurro, ma ha qualità e voglia per riuscirci.

Nelle idee di Colantuono sarà il naturale sostituto di Estigarribia: un mancino di corsa e qualità da usare a destra, per rientrare e mettere cross o andare al tiro. Ma Urby è molto di più, può fare praticamente tutto: sulla fascia sinistra può giocare sia da terzino che da ala, ma Allegri al Milan lo ha utilizzato anche da interno di centrocampo e addirittura trequartista. Un vero jolly dai piedi buoni, più portato a offendere. Domenica l’esordio col Cagliari.

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