Olimpiadi, è il turno della Goggia
pronta per il Gigante di sci

È il momento di Sofia Goggia alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang: la «prima» della bergamasca all’evento a cinque cerchi è in programma per le 10 locali (le 2 italiane del 15 febbraio).

È il momento di Sofia Goggia alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang: la «prima» della bergamasca all’evento a cinque cerchi è in programma per le 10 locali (le 2 italiane del 15 febbraio). Sarà ai nastri di partenza del gigante donne rinviato lunedì a causa delle raffiche di vento: il meteo sembra finalmente andare in direzione della clemenza unita al rialzo delle temperature (dopo aver toccato i -20 gradi). Con lei gareggeranno le italiane Marta Bassino, Federica Brignone, Manuela Moelgg e dovranno fare i conti con il terzetto terribile Shiffrin-Rebensburg-Worley: «Lo slittamento non ha cambiato nulla nella mia preparazione - ha osservato Goggia -. Chiaramente devo fare un giorno in più di gigante senza concentrarmi direttamente sugli allenamenti di superG, ma l’importante è sciare, fare curve, cercare sensazioni indipendentemente dalla disciplina che si affronta negli allenamenti».

Si aprono le danze olimpiche anche per Joseph Luke Checchini. L’italo-canadese, tesserato per lo sci club Selvino Toni Morandi sarà infatti al via alle 2 di domani 15 febbraio (le 10 a PyeongChang) nella prima delle quattro run della gara di skeleton, lo «slittino a testa in giù» - che in italiano si traduce scheletro, il che è tutto dire - con il quale ci si «tuffa» in un budello di ghiaccio a bordo di uno slittino stesi sulla pancia e con la testa in avanti, armati solo di casco, tuta e guanti, guidandolo con semplici movimenti del corpo e raggiungendo velocità che arrivano a superare i 140 chilometri all’ora.

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