Reja: siamo indietreggiati troppo
Servono rinforzi in ogni reparto

Edy Reja ha esaminato ai microfoni di Sky Sport la partita di stasera della sua Atalanta contro il Milan: «Siamo andati in vantaggio e poi siamo rinculati un po’ troppo».

«Non so se c’era un rigore per noi nel primo tempo, quello di Pazzini sì, si sa che è molto bravo e lo va a cercare, il rigore c’era. Mi dispiace perché ci tenevo a fare una buona prestazione, l’abbiamo fatto per mezz’ora poi nel secondo tempo è venuto fuori un Milan molto orgoglioso. Qualche errore si poteva evitare, ciò non toglie che qualcosa di positivo l’abbiamo fatto oggi ma anche durante tutta la mia permanenza a Bergamo».

Reja è tornato anche sul finale di stagione che ha regalato la salvezza ai bergamaschi: «Era un po’ difficile perché l’Atalanta era abituata a navigare nelle zone centrali della classifica, la situazione era diventata un po’ difficile invece abbiamo trovato sicurezza. Abbiamo fatto diversi pareggi che ci hanno permesso di allontanarci dalla zona bassa della classifica. Alla fine abbiamo trovato uno spunto importante e poi in queste ultime gare in cui non c’era più nulla da chiedere abbiamo tirato un po’ i remi in barca».

Ora si guarda al futuro e al mercato: «Qualcosa in fase difensiva bisognerà fare, ma anche in zona centrale del campo. Diciamo un po’ in tutti i reparti. Con la società non ho ancora parlato, ci sentiremo in settimana. Di solito si dice “uno in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco”. Vedremo».

Infine il suo desiderio di continuare a Bergamo rispetto alla voglia dello scorso anno di scappare dalla Lazio: «Se non c’è l’entusiasmo è meglio finire. L’anno scorso giocavamo per l’Europa League e c’erano 3mila persone allo stadio che peraltro fischiavano. Era anche difficile lavorare, penso che io e i ragazzi non lo meritassimo. Se i tifosi ci avessero dato una mano, avremmo centrato l’Europa League e si potevano dare soluzioni di continuità. Ho detto al presidente che non me la sentivo, qui invece ho trovato un buon ambiente e una buona società».

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