Remer, fuga dei talentuosi baby?
Niente paura esistono i ricambi

Adriano Vertemati, medagliato coach della Remer, ci ha fatto ormai il callo. Nelle tre stagioni a Treviglio ha lanciato fior di giovani approdati, poi puntualmente, a club blasonati.

In questi giorni è stato scippato del ventunenne Sabatini e del ventiduenne Gaspardo che in soli dieci mesi di sua gestione sono autenticamente esplosi. All’applaudita copia se ne potrebbe aggiungere un terzo, quel Carnovali, bomber mozza fiato, pure lui appetito da squadre con ambizioni superiori.

C’è da preoccuparsi per la ricorrente fuga di talenti dalla Bassa bergamasca? Riteniamo di no visto che di baby da affidare alle miracolose mani del coach milanese la

dirigenza non difetta. Si tratta di Savoldelli e Spatti, 35 anni in due che completeranno il roster della prossima stagione.

D’altra parte l’oculata gestione finanziaria della Remer non consente voli pindarici. La strategia è quella di sempre: passo secondo la gamba inseguendo, comunque, risultati sportivi dignitosi e ciò che più conta, duraturi.

E, allora, ecco che alle sofferte partenze di Gaspardo e Sabatini si riscontrano gli arrivi di Sorokas e di play Tambone. Da un momento all’altro potrebbe essere ingaggiato l’esperta ala Valenti dopodiché la squadra è bella che confezionata. Certifichiamola: Rossi, Marino, Turel, Sorokas, Kyzlink, Carnovali (?), Valenti o un pari ruolo, Tambone, Savoldelli, Spatti.

Confrontando il nuovo organico con quello passato quale verdetto uscirebbe? Impossibile rispondere. Non a caso l’unanime scetticismo marcatamente palesato un anno fa, proprio di questi tempi, venne ribaltato alla grande sul parquet di gioco nel corso del torneo visto che la squadra si piazzò addirittura al quarto posto nella regular season. E una bella fetta di meriti andarono rigorosamente a chi li guidò dalla panchina e durante gli allenamenti in settimana.

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