L’Atalanta cade a Udine, finisce 2-1
Risveglio tardivo: è il terzo ko di fila

Terzo ko consecutivo per l’Atalanta che, nella ripresa del campionato, è caduta a Udine: 2-1 il risultato per i friulani che hanno segnato nel primo tempo con Thereau (22’ pt) e Perica (47’ pt). Nella ripresa D’Alessandro ha ridotto le distanze al 30’ st, ma in generale è stata una brutta Atalanta davanti a Colantuono, il suo ex allenatore.

UDINESE-ATALANTA 2-1

RETI: 22’ pt Thereau, 47’ pt Perica, 30’ st D’Alessandro.

UDINESE (3-5-2): Karnezis 6; Piris 6, Danilo 6,5, Felipe 6; Widmer 6,5, Badu 6,5, Lodi 6,5, Bruno Fernandes 7 (27’ st Iturra 6), Edenilson 5,5 (34’ st Adnan sv); Thereau 6,5, Perica 7 (38’ st Zapata sv). In panchina: Meret, Heurtaux, Guilherme, Marquinho, Camigliano, Insua, Di Natale, Aguirre, Coppolaro. All. Colantuono.

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6,5; Conti 6 (34’ st Estigarribia sv), Toloi 5, Cherubin 5,5, Dramé 5,5 (31’ pt Brivio 5,5); Grassi 5,5 (18’ st Monachello 5,5), De Roon 5,5, Cigarini 6,5; D’Alessandro 6,5, Denis 5, Gomez 6,5. In panchina: Bassi, Radunovic, Masiello, Bellini, Migliaccio, Kurtic, Gasperoni. All. Reja

Arbitro: Cervellera di Taranto 5.

Sulla sconfitta c’è obiettivamente poco da recriminare se si pensa che , al 21’ pt, sullo 0-0 e un minuto prima del gol dell’Udinese, l’arbitro Cervellera non aveva concesso un solare rigore ai friulani per un goffo fallo in area di de Roon su Perica e che all’8’ st, sul 2-0, è stato annullato un terzo gol all’Udinese per un fuorigioco, ma Thereau - che aveva segnato - non lo era, lo era Badu, ma non aveva condizionato l’azione.

L’Atalanta - in affanno a centrocampo per la superiorità numerica dei friulani che allargavano bene il gioco sulle corsie laterali - ha giocato soltanto l’ultimo quarto d’ora del primo tempo, salvo incassare il raddoppio nel recupero, mentre nella ripresa si è scossa dalla sua apatia e ha giocato con maggiore aggressività e determinazione. I secondi 45’ sono stati intensi per il numero di palle-gol, soprattutto nei minuti finali, i bergamaschi - a trazione anteriore - hanno creato anche qualche premessa per pareggiare, ma è stata l’Udinese a costruire le maggiori chance per segnare in contropiede, per cui sul risultato non ci piove.

Mister Reja ha schierato il debuttante Conti terzino destro e D’Alessandro sulla medesima fascia di centrocampo, orfana di Moralez, volato in Messico. I nerazzurri non hanno avuto il giusto approccio al match e hanno rischiato al 16’ pt, quando un diagonale rasoterra di Thereau da sinistra ha lambito il palo alla sinistra di Sportiello. Al 21’ l’episodio del rigore non decretato già raccontato (ha ricordato un po’ l’intervento scomposto dell’interista Felipe Melo contro la Lazio e punito con il penalty) e al 22’ la rete friulana: corner da sinistra, Felipe è saltato sull’immobile Dramè colpendo di testa, Sportiello si è opposto, ma sulla respinta è stata inesorabile la zampata di Thereau.

Dramè è stato costretto a dare forfait al 31’ pt per il mal di schiena e a rilevarlo è stato Brivio. Primo tiro dell’Atalanta nello specchio della porta friulana al 34’ pt, un rasoterra non insidioso di Gomez che al 36’ ha sfiorato il pareggio: bella azione sulla destra di D’Alessandro e assist per il «Papu» che ha calciato di destro e la palla rasoterra si è spenta a un pelo dal palo alla destra di Karnezis. Al 47’ è stata però l’Udinese a raddoppiare: respinta di testa di Toloi fuori area, palla a Fernandes, dolce traversone in area che ha sorpreso i due centrali arretrati e Perica ha incornato imparabilmente in rete.

Anche la partenza della ripresa è stata negativa: al 5’ st, su corner di Lodi da sinistra, colpo di testa di Danilo respinto da una paratissima di Sportiello. E all’8’ st il gol annullato: conclusione a rientrare da sinistra di Fernandes, ribattuta di Sportiello proprio sui piedi di Thereau, in posizione regolare, che ha infilato in porta, ma l’arbitro ha annullato per un fuorigioco, probabilmente di Badu. L’Atalanta si è riorganizzata, sprazzo all 11’ st con una bordata di Cigarini da fuori area neutralizzata in corner da Karnezis.

Reja ha deciso di tentare il tutto per tutto inserendo Monachello per Grassi al 18’ st, e il modulo è diventato in pratica un 4-2-4. Le speranze dei nerazzurri si sono riaccese al 30’ st, quando un assist filtrante da sinistra di Gomez è stato tramutato in gol da D’Alessandro con un esterno destro dal cuore dell’area. L’Udinese si è spaventata un po’, Reja ha sostituito Conti con Estigarribia al 34’ st, sbilanciandosi ancor di più e infatti al 35’ st c’è stato un coast to coast di Iturra che è entrato in area ma, anche perché contrastato da Toloi, ha calciato senza forza, così Sportiello ha potuto salvarsi. Un minuto dopo una palla-ghiotta l’ha avuta Gomez, il suo tiro dall’interno dell’area è stato murato dalla difesa friulana. Al 41’ st Udinese a un passo dal tris con un’esecuzione a rientrare di Zapata leggermente impresa, mentre proprio al 45’ st Gomez è caduto in area, ma l’arbitro l’ha ammonito per simulazione e il «Papu» non ha nemmeno protestato, quindi...

Un cenno per concludere ai singoli. A nostro giudizio i migliori sono stati Cigarini, il più tonico ed efficace a centrocampo, D’Alessandro, per il gol e l’assist nel primo tempo a Gomez, però l’esterno romano deve diventare più continuo, e Gomez, sempre insidioso con la palla al piede, anche se pure lui ha giocato un po’ ad intermittenza. Da applausi un suo recupero fin addirittura al limite dell’area atalantina al 22’ st, ma da censura un fallo di reazione al 25’ st non visto dall’arbitro per fortuna sua e dell’Atalanta. Sufficiente la prestazione di Conti, all’esordio in serie A, considerando anche il contesto della partita. Negativa invece la performance di Denis, che non si è mai visto in attacco. De Roon ha confermato i tentennamenti emersi contro il Napoli, non è stato molto lucido, è stato salvato dall’arbitro nell’episodio del rigore non decretato e ha rimediato un’ammonizione che costerà all’olandese una giornata di squalifica. Insufficienti anche i due centrali, sovente in affanno contro Thereau e Perica, mentre Dramè ha grandi responsabilità sul primo gol incassato.

In classifica le ripercussioni non sono negative, ma è evidente che domenica al Comunale di Bergamo contro il Genoa l’Atalanta dovrà riscattarsi, sul piano del gioco, delle motivazioni e del risultato.

Marco Sanfilippo

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Ripresa del campionato e il calendario riserva all’Atalanta la trasferta di Udine contro la squadra friulana allenata da Colantuono, mister nerazzurro per sette anni. Tra i bergamaschi la sorpresa è il giovane Conti, al debutto in campionato e schierato come terzino destro. Reja l’ha preferito a Bellini. Si gioca alle 12,30. Per il resto, modulo consueto (4-3-3) e squadra obbligata in difesa con Toloi e Cherubin centrali (Paletta squalificato, Stendardo non presente per un lutto familiare), mentre a sinistra si rivede Dramè, recuperato dopo l’infortunio. A centrocampo confermato il trio Grassi-de Roon-Cigarini, e in attacco - accanto ai confermati Denis (Pinilla ancora ko e sempre in Cile) e Gomez - c’è D’Alessandro che sostituisce Moralez, ceduto al Leon in Messico.

Nell’Udinese confermato il 3-5-2 ipotizzato alla vigilia con Thereau e Perica in attacco e Di Natale e Zapata, fisicamente non al 100%, in panchina. L’Atalanta è nona con 24 punti e reduce da due ko di fila, mentre l’Udinese è 13ª con 21 e, dopo la batosta casalinga contro l’Inter (0-4), si è riscattata piegando in trasferta per 1-0 contro il Torino.

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