Nel Sinis un'area protetta per la riproduzione del Fratino

(ANSA) - ORISTANO, 14 NOV - Una vera e propria area di tutela per la riproduzione del fratino lungo la spiaggia di Mariermi.

L'hanno creata gli studenti dell'Istituto comprensivo di Cabras, con il prezioso aiuto dei volontari Lipu e degli operatori dell'Agenzia Forestas, nell'ambito del progetto "Amici del Fratino 2022", che si è concluso in questi giorni dopo un'estate di divulgazione e sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità lungo le spiagge dell'Oristanese.

Realizzato dall'Area Marina Protetta Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre, il progetto si è focalizzato sulla difesa del Fratino, un esemplare di uccello che rientra nella Lista Rossa Iucn per l'Italia come specie in pericolo.

A collaborare con l'Area marina nelle attività, gli educatori esperti della Cooperativa "Nel Sinis" di Antonio Ricciu, il Ceas di Ingurtosu e Forestas - Servizio territoriale di Oristano. A partire da marzo e durante tutta l'estate sono state numerose le attività che hanno visto coinvolti i ragazzi delle scuole e le migliaia di bagnanti che hanno affollato le spiagge della costa del Sinis, con l'obiettivo primario di sensibilizzare più persone possibile sull'esistenza di questa specie protetta e sull'importanza del rispetto del delicato periodo di nidificazione, che si svolge in alcune aree specifiche del territorio.

Ad aprile, con la prima fase, il direttore dell'Area marina Massimo Marras insieme a Gabriele Pinna, volontario della Lipu, hanno portato avanti un'attività di formazione con il coinvolgimento dell'Istituto comprensivo di Cabras. Gli alunni di alcune classi hanno partecipato attivamente e hanno ricevuto gli opuscoli esplicativi sui quali sono specificati i comportamenti da adottare per la conservazione e il rispetto della specie.

Gli stessi studenti, insieme alla Lipu e Forestas, hanno poi creato un'area di tutela del Fratino lungo la spiaggia di Mariermi, posizionando quattro cartelli informativi, realizzati con materiale naturale, sul progetto e sulle buone pratiche da seguire. Trecento opuscoli e mille brochure sono stati inoltre distribuiti nelle spiagge per la sensibilizzazione di chi ha trascorso le giornate nei mari del Sinis mentre diecimila tovagliette informative sono state consegnate alle attività ricettive. (ANSA).

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