Nell'Artico è aumentato lo spessore dei ghiacci

ROMA - Il volume del ghiaccio nell'Artico è aumentato in modo notevole in autunno, fino a raggiungere 9.000 metri cubi contro i 6.000 dello stesso periodo del 2012. I dati arrivano dal satellite Cryosat, lanciato nel 2010 dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per misurare lo spessore dei ghiacci polari. E' la prima volta che i ghiacci tornano ad aumentare dopo che negli ultimi decenni si è osservata una progressiva riduzione. Tuttavia, secondo gli esperti, i nuovi dati non indicano un'inversione della progressiva tendenza alla riduzione registrata a partire dalla fine degli anni '80.

''Si stima che all'inizio degli anni '80 il volume dei ghiacci fosse di circa 20.000 chilometri cubi e il livello attuale è il più basso degli ultimi 30 anni'', ha detto Andrew Shepherd, dell'University College di Londra. Attualmente circa il 90% dell'aumento dei ghiacci artici si deve all'accumularsi di strati 'sopravvissuti' allo scioglimenti che avviene regolarmente ad ogni estate e quello che emerge negli ultimi anni è che i livelli più recenti sono sempre più sottili rispetto a quelli degli anni precedenti.

Sempre il satellite Cryosat aveva segnalato il progressivo assottigliamento dei ghiacci artici: combinati con i dati sull'estensione dei ghiacciai, quelli sul loro spessore confermano, secondo gli esperti, che fra il 2020 e il 2030 in estate l'Artico potrebbe molto probabilmente essere libero dai ghiacci e che in inverno resterebbe solo il ghiaccio annuale.

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