Giustizia/ Magistrati replicano a Berlusconi: accuse ridicole

Giustizia/ Magistrati replicano a Berlusconi: accuse ridicole Il Csm valuta intervento dopo accuse premier a Ballarò

Roma, 28 ott. (Apcom) - Dura replica dei magistrati a Silvio Berlusconi, mentre il Consiglio superiore della Magistratura valuta l'ipotesi di un intervento 'a tutela del prestigio e dell'indipendenza della magistratura' dopo le accuse avanzate ieri sera durante la trasmissione Ballarò dal presidente del Consiglio. "Ogni occasione sembra buona per denigrare l'ordine giudiziario e descrivere i palazzi di giustizia come sezioni di partito, frequentate da magistrati militanti", dichiara l'Associazione Nazionale Magistrati in una nota diffusa al termine della giunta di oggi, che è servita per fare il punto sulle iniziative da intraprendere per "far fronte all'attacco" a cui è soggetta la magistratura.In Italia la La vera opposizione sono "i giudici comunisti", ha detto ieri sera il premier. "Nessun ufficio giudiziario - commenta l'Anm - merita queste infondate e ridicole definizioni, tanto meno quello di Milano. Da Milano, e dall'intero Paese, la magistratura ribadisce che intende continuare a vestire solo la toga e a rispondere solo alla legge. In primis alla Costituzione".Il Consiglio superiore della Magistratura sta valutando l'ipotesi di un nuovo intervento 'a tutela del prestigio e dell'indipendenza della magistratura'. L'intervento del Csm, comunque, non sarebbe una nuova pratica a tutela, ma le frasi di Berlusconi potrebbero essere citate in quella già aperta a seguito delle accuse nei confronti delle procure di Palermo e Milano. "Un intervento del Csm su queste nuove dichiarazioni - afferma il togato di Md Livio Pepino - è necessario e fuori discussione, ma questo non vuol dire che necessariamente bisogna aprire una nuova pratica a tutela".

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