Alla Malpensata spuntano i burqa
La lettera di protesta: «E i vigili?»

Una lettrice: al mercato della Malpensata girava una donna coperta, la legge lo vieta, molte persone si sono lamentate. Ma servono più controlli. Ecco la lettera di protesta.

Sulle spiagge da settimane impazza la polemica burqini sì burqini no, dopo la decisione (ora ritirata) del governo francese di vietare l’utilizzo del «costume da bagno coprente» alle donne. A Bergamo, invece, è il burqa (l’abito utilizzato in alcuni Paesi islamici, che copre completamente il corpo della donna, compreso il volto e gli occhi e che nulla ha in comune con il burqini) in questi giorni a suscitare qualche protesta: da diverse settimane infatti, si sono fatte notare, in diverse zone della città, donne completamente coperte, con il viso nascosto da tessuti scuri o anche coloratissimi (come quello nella foto a fianco, scattata all’incrocio tra via Quarenghi e via Paleocapa) e qualcuna anche con guanti neri e calze scurissime a nascondere ogni centimetro di pelle. Circolare in luogo pubblico o aperto al pubblico con il volto coperto è illegale, ma, come segnalava una lettrice che ha inviato al nostro giornale una lettera raccontando di una donna in burqa al mercato, «vigili ne ho visti ma nessuno ha detto niente...».

Lunedì alla Malpensata, come segnalava la lettrice, diverse persone hanno protestato. «Mi trovavo al mercato quando ho visto una donna totalmente velata aggirarsi imperterrita nonostante molte persone l’abbiano apostrofata dicendole che doveva scoprirsi perché “sotto poteva nascondere armi o altro”. Alcune signore erano preoccupate, altre indignate – ha rimarcato la lettrice – . La mia riflessione è: al di là di possibili atteggiamenti di intolleranza, la legge che vieta di andare per strada completamente coperte c’è e allora perché queste persone vanno in giro impunemente così? Forse perché sanno che le forze dell’ordine non intervengono? A proposito, vigili ne ho visti ma nessuno ha detto niente...».

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