Animali esotici, boom in Bergamasca
Tartarughe e pappagalli i più gettonati

La passione per gli animali esotici da tenere in casa come animali da compagnia rimane sempre in costante crescita tra i bergamaschi.

Secondo la Forestale i dati, per lo più stimati per la presenza di un certo numero di detenzioni illegali, indicano al primo posto le tartarughe terrestri (Testudo hermanni, graeca e marginata) con oltre 16 mila esemplari (sono 1.500 i detentori tra allevatori amatoriali ed esercizi commerciali, questi ultimi hanno l’obbligo di appositi registri), seguono i pappagalli (soprattutto del genere Agapornis detti inseparabili, Lori australiani e Ara) con circa 14 mila esemplari ed altri animali (serpenti come Boa e Pitoni) con qualche centinaia.

Il possesso di animali, cosiddetti esotici, è regolato da norme severe, non sempre rispettate, riguardanti sia la tutela degli animali protetti a livello internazionale (Cites) sia il divieto di detenzione di specie potenzialmente pericolose per la salute umana. Per tali motivi, tra le molteplici attività affidate dallo Stato alla Forestale è compreso anche il controllo per il rispetto delle norme della Cites, ossia le disposizioni dell’Ue in applicazione della Convenzione di Washington, firmata nel 1973 sul commercio di specie vegetali e animali a rischio di estinzione, recepita dall’Italia nel 1979.

Nel 2015 il Servizio Cites territoriale di Bergamo, il cui funzionario responsabile è il Commissario capo Amerigo Filippi, ha ricevuto in totale 1.092 comunicazioni, il 60,2% delle quali per denunce di nascita (336 pappagalli e 314 tartarughe), il 28,2% per cessione gratuita (291 tartarughe e 15 pappagalli), il 5,8% per denunce di morte, il 4,3% per denunce di ritrovamento e l’1,5% per denunce di smarrimento.

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