Avete qualche problema con il fisco?
La rottamazione fa il bis. Ecco come

Si apre una nuova finestra per chi ha un conto in sospeso con il fisco, con la possibilità di saldare il proprio debito senza sanzioni, né interessi di mora.

Parte difatti la rottamazione bis delle cartelle esattoriali, voluta dal Governo dopo il successo del primo provvedimento, che ha già portato nelle casse dello Stato circa 2 miliardi di euro. Saranno interessati i contribuenti che hanno ricevuto un avviso di accertamento dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, oltre agli esclusi dalla prima rottamazione e a quelli che, pur avendo aderito, hanno nel frattempo dimenticato di pagare una rata del debito. Potranno rientrare nella cosiddetta rottamazione bis anche coloro cui era stata respinta la domanda, perché non in regola con il pagamento di tutte le rate. In questo caso, i contribuenti interessati dovranno presentare una nuova istanza di adesione alla definizione agevolata entro la fine del 2017. Sarà poi l’Agenzia a inviare di nuovo, entro il 31 marzo 2018, una comunicazione con l’importo del debito non versato. C’è infine un salvacondotto anche per chi ha «dimenticato» di pagare la prima rottamazione. Il Governo viene in aiuto di questi contribuenti, cui viene data la possibilità di non perdere i benefici previsti dalla definizione agevolata, nel caso in cui provvedano al pagamento di quanto è dovuto entro il prossimo 30 novembre, utilizzando i bollettini ricevuti dall’agente della riscossione.

I moduli per accedere alla rottamazione bis delle cartelle (per i carichi affidati dal 1° gennaio al 30 settembre), sono già disponibili on line sul portale dell’Agenzia per la riscossione. Per farlo, c’è tempo fino al 15 maggio 2018. Il decreto legge prevede che si possa pagare in unica soluzione, a luglio 2018, oppure fino a un massimo di cinque rate, fino a febbraio 2019. La prima scadrà proprio il 31 luglio 2018, le altre il 30 settembre, il 31 ottobre e il 30 novembre. Per coloro che hanno già aderito alla prima rottamazione, la prima scadenza è quella del 30 novembre, termine ultimo per pagare le rate non versate e già scadute a luglio e a settembre. Per quanto riguarda il ripescaggio degli esclusi, per rientrare nella dilazione bis, questi contribuenti dovranno farne richiesta, solo on line, entro il 31 dicembre. A fine marzo l’ente dovrà comunicare l’ammontare delle rate scadute da versare. Per essere riammessi si dovrà versare in un’unica soluzione entro il 31 maggio le rate non versate del vecchio piano di dilazione. Entro il 30 settembre i soggetti riammessi dovranno versare la prima o unica rata della rottamazione, maggiorata degli interessi al 1° agosto 2017. Sempre per i riammessi, le altre due rate scadranno il 31 ottobre e il 30 novembre 2018.

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