Coronavirus, in Italia 14.844 nuovi casi
Oltre 162 mila tamponi, 846 vittime - Video

I dati del 15 dicembre nel bollettino del ministero della Salute. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 162.880, (ieri erano stati 103.584) con un rapporto di positivi pari al 9,1% (-2,5% rispetto a ieri).

Sono 14.844 i nuovi casi di positività al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. Le vittime sono, invece, 846. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 162.880, (ieri erano stati 103.584) con un rapporto di positivi pari al 9,1% (-2,5% rispetto a ieri). «Oggi abbiamo dei dati contrastanti, più di 14mila positivi e rapporto di positività sotto il 10% con un meno 92 di ricoveri in terapia intensiva, tuttavia il dato dei morti a 846 è davvero molto elevato e ciò indica che in questi 2-3 mesi il numero delle persone infettatesi è grande con una ripresa dell’epidemia imponente». Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi della situazione epidemiologica. «Balza agli occhi il dato del Veneto che sta sopra i 3mila contagi con tasso di positività del 18% - ha detto Rezza -, mentre la Lombardia cala e c’è un netto miglioramento in Campania rispetto a un mese fa. Ciò dimostra che le misure restrittive funzionano: le regioni che avevano incidenze più elevate e che sono state sottoposte a misure più restrittive ora stanno meglio delle altre».

«È ancora presto per dire se potremo o no riaprire completamente le scuole, anche le superiori» dopo le feste natalizie, ciò perchè «l’incidenza dei casi è ancora molto elevata e finche’ non abbassiamo l’incidenza è difficile parlare di riapertura delle attività», ha detto Rezza. Su vaccini, «è partito il Regno Unito e gli Usa e penso che presto partirà l’Ue con le vaccinazioni e penso sarebbe bello partire almeno insieme a Francia e Germania, ha proseguito. «Nella prima fase è previsto che si vaccinino gli operatori sanitari e credo che in questo caso l’adesione sarà più elevata e il problema sarà avere tanto vaccino a disposizione. Oltre a loro verrà vaccinato anche il personale delle Rsa e si inizierà a vaccinare anche la popolazione anziana nelle Rsa. Poi la campagna procederà vaccinando prima gli anziani».

«Ricevo mail un po’ minacciose e rinfacciano alla sanità di rallentare l’economia, ma a rallentare è il virus non le misure: anzi le misure parzialmente restrittive come ora hanno tenuto bassa la circolazione del virus e hanno permesso delle attività. Se non si prende alcun provvedimento alla fine saremo costretti a fare il lockdown generale, che è quello che si vuole evitare» ha detto ancora Rezza.

Ecco il video della conferenza stampa del 15 dicembre sull’analisi della situazione epidemiologica Covid19.

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