Deragliamento del Milano-Ventimiglia
Tra gli indagati anche due bergamaschi

Chiusa l’indagine per il deragliamento del treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia a Capo Rollo di Andora, nel Savonese, che fu travolto da una frana e rischiò di precipitare sulla scogliera sottostante.

Per il pubblico ministero Giovanni Battista Ferro, come scrivono mercoledì 20 gennaio i quotidiani Il Secolo XIX e La Stampa, dei reati di crollo e frana colposa, oltre a disastro ferroviario, devono rispondere i proprietari della villa dove fu costruita una terrazza che franò col terreno, e i costruttori.

Nel fascicolo aperto il 17 gennaio di due anni fa sono infatti finiti i proprietari Vincenzo Di Troia, la figlia Giulia e il genero Raffaele De Carlo, l’amministratore unico della Costruzioni Bergamasche, Damiano Bonomi, ditta che eseguì i lavori, e Giovanni Bosi, ingegnere bergamasco incaricato di verificare nel 2012 la solidità della terrazza. A seguito dell’incidente la linea ferroviaria rimase interrotta per tre mesi creando disagi e danni economici elevati.

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